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Caltagirone. Si è suicidato in carcere il 50enne accusato di aver ucciso la moglie Caterina Di Stefano


Non ha retto Giuseppe Randazzo il 50enne era accusato di aver ucciso la moglie Caterina Di Stefano e ieri sera si è suicidato in carcere


Giuseppe Randazzo, il ceramista 50enne che si trovava nel carcere di Caltagirone accusato dell’uccisione della moglie, ieri sera si è suicidato impiccandosi all’interno della sua cella.

L’uomo, secondo l’accusa, durante una lite avrebbe ucciso la moglie Catya Di Stefano, operatrice socio-sanitaria di 46 anni, a causa della separazione in corso, che non accettava. Randazzo in un primo momento aveva dichiarato che la morte fosse avvenuta per la caduta accidentale, ma le testimonianza dei vicini e le prove successive, avevano spinto il Gip del Tribunale di Caltagirone, ad incriminarlo per omicidio e ritenendolo pericoloso, aveva applicato la misura cautelare in carcere.

L’omicidio è avvenuto nel condominio di via Pietro Mascagni a Caltagirone, dove la coppia viveva e proprio le grida della lite, avevano allertato i vicini che hanno chiamato la polizia, che arrivata sul posto aveva trovato la donna morta nell’androne.

Ieri mattina il 50enne nella casa circondariale di contrada Noce in cui si trovava rinchiuso, era stato interrogato per circa un’ora e mezza circa, rispondendo alle domande del giudice con una serie di “non ricordo”, mostrandosi assai confuso e dicendo di non rammentare nulla di quei drammatici momenti. Infine ieri sera l’epilogo con il suicidio per impiccagione.