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Capuozzo e il video dell’orrore. Soldati ucraini chiamano mamma russa: “di tuo figlio è rimasto solo il c**o”

Un video che descrive l’orrore della guerra nel suo complesso, quello che Toni Capuozzo ha avuto il coraggio di pubblicare: soldati ucraini che chiamano una mamma russa e le dicono: “di tuo figlio è rimasto solo il c**o”

Il giornalista inviato di guerra Toni Capuozzo ha postato un video con relativo commento sulla sua pagina Facebook.   – QUI IL LINK ALLA PAGINA – Le immagini sono “forti”, si vede un soldato ucraino che fa una videochiamata alla mamma di un soldato russo, la quale crede che a chiamarla sia il figlio anche per il fatto che la chiama “Iliusha, Iliusha”.

La donna rimane sconvolta quando capisce che non è il figlio ma un militare ucraino che con toni sarcastici le dà la terribile notizia: “È morto. Ha fatto tre errori: si è perso, si è perso in Ucraina, è morto come un cane”. Poi ride. La donna trema, chiama una ragazza che pretende di vedere Iliusha, ma il soldato, animato da vendetta e odio, risponde con cattiveria: “Non è rimasto niente di questo qui, è rimasto solo il cu*o, la gamba è staccata dal corpo, per fortuna è rimasto solo il telefono per chiamarvi e dirvi che lo stronzo fottuto non c’è più. Il vostro ragazzo dove aveva la testa adesso ha il c**o, grazie all’artiglieria ucraina”. L’ucraino è spietato: “Cosa devo farvi vedere che lo stanno mangiando i cani, non abbiamo tempo per seppellire i vostri russi, li lasciamo finire ai cani, da un lato c’è la gamba, dall’altro la testa, è tutto sparso”.

La povera mamma piange disperatamente, mentre l’ucraino ride soddisfatto per il dolore arrecato: “Non è propaganda russa, è girato dalla parte ucraina, da qualcuno che riteneva di potersene vantare. – Scrive Capuozzo – Eh, vabbè, ma hai presente cosa fanno i russi, è normale reagire così. Avrebbe potuto essere lo stesso a ruoli inversi? Credo di sì. La guerra è anche questo, non è mai il Bene contro il Male, è il male che contagia. (…). Qui c’è un invaso e un invasore, e questo non va mai dimenticato, ma da lì ad armare una guerra santa, pulita e trasparente, ne passa”.

Capuozzo infine commenta: “Non è il malanimo dei professionisti dell’informazione o della politica a stupirmi, quando sospettano nelle critiche un fiancheggiamento di Putin. Mi colpisce l’accorato messaggio di persone semplici: ‘Così semina confusione’. La guerra è essa stessa un crimine e in guerra i crimini sono pane quotidiano. Però veniamo messi al riparo da un versione confortante: i mostri sono i russi, e solo i russi”.