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Capuozzo: niente più civili nell’acciaieria Azovstal c’è solo il battaglione Azov, ecco perché Putin non spiana tutto

“La voce più volte ripetuta è che lì sotto ci sia non solo un laboratorio chimico, o resti, ma decine di uomini che non sono ucraini e non sono neanche russi, ma sarebbero americani, inglesi ed anche italiani”

Questa l’ipotesi che Toni Capuozzo, ospite della puntata di lunedì 9 maggio di Quarta Repubblica, programma condotto da Nicola Porro in prima serata su Rete4, fa sul perché nonostante nell’acciaieria Azovstal non ci siano più civili, Putin per avere ragione del battaglione Azov non ha ancora spianato tutto.

Porro domanda a Capuozzo il perché i soldati del battaglione Azov sono ancora asserragliati nell’acciaieria Azovstal, divenuta luogo simbolo della guerra in Ucraina, dal momento che i civili, sono ormai usciti con i corridoi umanitari e nonostante ciò i militari russi non attaccano.

L’ipotesi di Toni Capuozzo che nell’acciaieria ci sarebbero soldati occidentali, delle forze speciali o dei servizi segreti mette in subbuglio i presenti in studio: “La cosa che mi incuriosisce è questo giallo che sappiamo tutti e di cui non parliamo perché camminiamo sulle uova per paura, legittima e doverosa, della propaganda russa”.

Ed aggiunge: “Può essere una bugia messa in giro dalla propaganda russa, ma ieri è uscita una delegazione di questi dell’Azov con una bandiera bianca per parlamentare. Non essendoci più civili, perché tutti i civili sono riusciti a venir via, che cos’è che trattiene i russi da fare tabula rasa? E che cosa trattano?”.

Capuozzo fa anche una considerazione:Sono andate in onda recentemente delle interviste al vicecomandante del battaglione Azov, che con tono molto polemico si rivolge al presidente ucraino Zelensky, accusandolo di non aver fatto abbastanza e di non aver supportato economicamente e logisticamente il battaglione. È chiaro che Zelensky – evidenzia Capuozzo – preferirebbe degli eroi morti per farci dei monumenti che dei reduci probabilmente critici nei suoi confronti e sconfitti.”

Infine Capuozzo si chiede: “E dunque, qual è la moneta di scambio che ha il battaglione Azov per evitare la resa? Il fatto che ci siano degli occidentali. Se ci sono degli americani, degli inglesi e si dice perfino degli italiani, da quanto tempo sono lì?”.