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“Carica delle 104″ filone 2: tra i 252 indagati, 6 saccensi nella lista. Ecco tutti i nomi


Sono 252 gli indagati, di questo secondo filone dei “furbetti” della 104.

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Nella lista degli indagati , ci sono oltre cento medici che operano in tutta la provincia di Agrigento, ed altri ancora che operano in Sicilia e su scala nazionale e altrettanti insegnanti, a cui si aggiungono bidelli, faccendieri, portaborse e semplici galoppini.

Tra i nomi degli indagati ci sono sei nati o residenti a Sciacca: Scaglione Michele, Gracò Filadelfio Adriano, Pisano Antonino, Geraldi Aldo, Tancredi Barbara e Becchina Filippo.

 

La nuova inchiesta, è il seguito della nota “La carica della 104” scattata nel settembre 2014, che vide 19 persone, compresi 10 medici, finire agli arresti su richiesta dell’allora procuratore della Repubblica Renato Di Natale, dell’aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Andrea Maggioni.

Per 6 di loro venne disposta la custodia in carcere, per 8 i domiciliari e a 5 indagati venne imposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Gli indagati in quell’occasione furono 101.

Quindi questo nuovo filone, altro non è che il seguito delle investigazioni precedenti, condotte dalla Digos della Questura di Agrigento, che è sfociato in un nuovo fascicolo d’inchiesta, naturale sviluppo dell’indagine denominata “La carica delle 104″.

L’indagine in ambedue i casi, è stata condotta dalla Procura della Repubblica di Agrigento e ha svelato un collaudato sistema clientelare e corruttivo legato all’invalidità per ottenere benefici della Legge 104.

Come nel caso precedente, questo nuovo filone, mira ad accertare eventuali abusi nell’assegnare status di malati a chi non possedeva il requisito, ed è finalizzato ad accertare se anche queste persone in maniera illecita hanno beneficiato della Legge 104 per ottenere illegittimi benefici a scapito di altre persone avente i titoli.

Per tutti l’accusa è di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso tra loro. Gli uomini della Digos in queste ore sono impegnati ha notificare alle persone coinvolte l’avviso di proroga delle indagini preliminari firmato dal pubblico ministero Andrea Maggioni.

Tra gli indagati della nuova indagine anche persone già coinvolte nella prima trance, come ad esempio il bidello-consigliere comunale (poi dimessosi) Angelo Alaimo, 55 anni di Favara e Davide Rampello, baby pensionato di Raffadali, 50 anni, entrambi ritenuti nella prima indagine come gli ideatori del consolidato sistema legato alla Legge 104.

L’inchiesta non è ancora conclusa, infatti, la scorsa settimana, negli uffici dell’ex Provveditorato agli studi c’è stato l’ennesimo blitz dei poliziotti della Digos, che hanno acquisito altra documentazione relativa a 150 nominativi tra docenti e dipendenti, beneficiari della legge 104, che si aggiunge ad altra documentazione che era stata acquisita negli uffici dell’Inps e dell’Asp.

Le indagini degli inquirenti sono concentrate a trovare riscontri su decine e decine di certificati medici sospetti, che sarebbero stati realizzati ad “arte” per ottenere i trasferimenti dagli istituti scolastici del Nord Italia verso l’Agrigentino.