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Carnevale di Sciacca 2023: tra un bando che “incatena” i carristi e un’amministrazione con la “prescia” di fare

C’è solo da sperare che la fretta non porti a partorire i famosi e tristi gattini ciechi, ma nulla ancora si può dire, se non che il Carnevale di Sciacca è oggi ancora un rebus, ma di quelli che fanno venire il mal di testa

La montagna ha partorito il topolino. L’amministrazione comunale, dopo settimane di silenzio, ha pubblicato il bando relativo al concorso per i carri allegorici. Nulla di nuovo sotto il sole se non una rinnovata carica di responsabilità sulle testa dei presidenti delle associazioni che realizzeranno i carri.

Un insieme di richieste, legittime, che però, rispetto al passato sembrano macigni pesantissimi in relazione alle responsabilità che un soggetto, a capo di una associazione culturale, dovrà sobbarcarsi per realizzare un manufatto in cartapesta e garantirne la sfilata.

Un bando che economicamente lascia trasparire la “prescia” di una giovane amministrazione alle prime armi con una città dai mille problemi.

Un’amministrazione al suo primo carnevale che, per assoluto ed unico volere del primo cittadino, dovrà cimentarsi con un manifestazione sindacale ai nastri di partenza dopo anni. Il bando ha suscitato la perplessità di molti carristi, anche di quelli vicini alle posizioni del sindaco in carica. Gli occhi sono adesso puntati al bando per l’affidamento dei servizi.

Operatori economici, culturali e, perché no, politici sono in attesa di conoscere i dettagli del bando che, negli anni passati, ha visto in prima linea la Futuris di Giuseppe Corona e Antonio Di Marca in stretta collaborazione con la Record eventi del saccense, trapiantato a Castelvetrano, Cosimo Rizzuto. Il gruppo storico nato anni fa gode anche della gestione della pro loco locale (della quale non si parla più da anni).

Non sappiamo ancora se questa cordata sarà nuovamente in prima linea ma parrebbe di sì al punto che gli stessi abbiano messo in moto la loro macchina organizzativa Interna. Carnevale è ancora un rebus, ma in città tutto si respira tranne che l’aria divertente di una festa spensierata.