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Carnevale di Sciacca. Abuso di alcol, vandalismo, risse e arresti: “festeggiare” non è una scusa


Il Carnevale è appena finito e si fanno i conti di tutto quello che si cela dietro una festa che spesso funge da “scusante” ad alcuni incivili per ridurre il centro ad un campo di battaglia in preda all’anarchia

Della piaga dell’abuso di alcol durante le giornate del Carnevale a Sciacca noi di Fatti&Avvenimenti.it avevamo già parlato durante le prime giornate di manifestazione,ma a quello, nel giro di pochissimo si sono uniti i problemi relativi al vandalismo – con danneggiamento di proprietà sia pubbliche che private – ed alle risse.

I dati passano come sempre da chi durante questa manifestazione svolge uno dei lavori più duri: la Croce Rossa che con i suoi medici e volontari salva vite spesso stupidamente messe a rischio per un bicchiere di troppo.

Per la Croce Rossa durante il Carnevale di Sciacca sono stati circa 130 i casi seguiti di persone che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche, 130 casi a cui va aggiunto indicativamente una cifra tra 10 e 20 ulteriori interventi sempre da parte dei Volontari della Croce Rossa per ogni singola serata di Carnevale, perché i casi più lievi e meno complicati da gestire – che quindi non necessitano di una PMA postazione medica avanzata – non vengono neppure contati nel dettaglio.

Un lavoro duro e senza un attimo di pausa quello dei soccorritori della Croce Rossa durante il Carnevale di Sciacca che purtroppo – come raccontano medici e volontari – conosce due costanti: chi si sente male per l’abuso di alcol e chi resta coinvolto o è autore di risse.

Sull’abuso di alcol anche a Carnevale finito resta l’allarme tra i giovani e giovanissimi. Addirittura un bambino di 13 anni è finito in coma etilico, un singolo caso, per fortuna, ma che racchiude tutto quello che di sbagliato viene ancora tollerato all’interno della manifestazione.

Poi ci sono le risse. Una costante ogni sera, con più o meno persone non importa. Del resto è ovvio: all’abuso di alcol vanno a braccetto i comportamenti violenti ed ecco quindi le risse con gli ovvi feriti, ma anche i danneggiamenti.

Danneggiamenti per tutti i gusti, piccoli e grandi, ad oggetti ed arredo privato e pubblico. Proprio stamane nella discesa Campidoglio, dopo il rogo del Peppe Nappa, è stata scoperta una fontanella pubblica in ghisa completamente sradicata dalla sua sede. Sempre in zona alcuni giorni fa erano stati distrutti dei vasi ornamentali in ceramica. La stessa CRI inoltre ha lamentato il tentato daneggiamento di apparecchiature mediche, con addirittura qualche giovane esagitato che si è arrampicato sul tetto di un’ambulanza.

Ma non solo, in centro storico sono stati diversi i residenti a lamentare danneggiamenti, anche importanti. In una palazzina del centro è stato divelto un tubo in ghisa lasciando gli appartamenti senza scarico. E questi sono solo alcuni degli episodi di vandalismo accaduti durante questo Carnevale.

Certo, in alcuni casi, come per il danneggiamento dei vasi di ceramica del Campidoglio i 3 vandali – tutti uomini adulti – sono stati beccati ed arrestati dalla Polizia di Stato. Ma resta una domanda: può un evento su cui la città dovrebbe quasi basare la propria economia, trasformarsi puntualmente in una festa paesana dove alcol e risse la fanno da padrone, con tanto di – doverosi – arresti?

Eppure, quando si pensa che Sciacca non voglia cambiare in positivo, il barlume di speranza arriva proprio dai soccorritori che ogni sera erano lì a limitare i danni: i medici – e tra loro vogliamo ricordare il grande lavoro del dott. Enzo Vita – e soprattutto i volontari – spesso giovani e coetanei dei “soccorsi” – della Croce Rossa. A Sciacca infatti, spesso la CRI organizza dei corsi per istruire nuovi volontari soccoritori e così facendo, vengono anche responsabilizzati i tanti giovani che vi partecipano.

Fatti&Avvenimenti.it coglie l’occasione per invitare giovani e non della città a partecipare ai prossimo corsi che la Cri terrà sul territorio, per saperne di più basta seguire la pagina Facebook della Croce Rossa  di Sciacca (Link).