La Russia ha introdotto un divieto temporaneo alle esportazioni di benzina e gasolio e immediatamente in Europa i prezzi all’ingrosso di benzina e diesel nei distributori si sono ulteriormente rialzati
Il divieto introdotto da Mosca ha come obiettivo la stabilizzazione e riduzione dei prezzi del carburante sul mercato interno, altrimenti gli agricoltori di alcune regioni russe non sarebbero stati in grado di raccogliere il grano a causa della carenza di carburante per le macchine agricole. Il divieto di esportazione ovviamente non si applica ai paesi dell’Unione economica eurasiatica, di cui, oltre alla Russia, fanno parte Armenia, Bielorussia, Kazakistan e Kirghizistan. Per gli automobilisti italiani uan nuova stangata, con il governo che promette aiuti ma che nei fatti sino ad oggi è stato immobile, dopo avre promesso in campagna elettorale il taglio delle accise.
La situazione attuale non promette nula di buono, le raffinerie del mondo non riescono a produrre abbastanza carburante a causa delle limitate forniture di greggio da parte di Russia e Arabia Saudita. Alan Gelder, vicepresidente dei mercati di raffinazione, prodotti chimici e petrolio presso la società di consulenza Wood Mackenzie Ltd, in una intrevista rilasciata a Bloomberg ha detto che “Nonostante si tratti solo di un divieto temporaneo, l’impatto è significativo poiché la Russia rimane un importante esportatore di diesel verso i mercati globali”, aggiungendo che “Il sistema di raffinazione globale lottano per sostituire i volumi russi perduti in un momento in cui le scorte globali di diesel sono già a livelli bassi”.
Nell’Europa nordoccidentale, il premio dei futures diesel di riferimento rispetto al petrolio greggio – noto come crack ICE Gasoil – è salito bruscamente , superando i 36 dollari al barile. Anche i futures del diesel con consegna a ottobre sono diventati più costosi rispetto ai barili con arrivo nel mese successivo. L’anno scorso, le esportazioni russe via mare di gasolio sono state di circa 0,95 milioni di barili al giorno, il 3,4% del fabbisogno globale. Siamo sicuri che le sanzioni imposte alla Russia, non facciano più male all’Occidente?