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Castelbuono e Collesano, antiassenteismo e furbetti del cartellino: eseguite 15 misure cautelari personali -Video


I carabinieri della compagnia di Cefalù, hanno scoperto 15 furbetti del cartellino: nelle ore di ufficio facevano shopping, passeggiate e altri lavori

La scoperta è avvenuta a seguito di un blitz antiassenteismo al Comune di Castelbuono e di Collesano, fatto dai carabinieri della compagnia di Cefalù, che stanmattina hanno dato esecuzione a ordinanze di applicazione di 15 misure cautelari personali: “nove interdittive della sospensione dal pubblico ufficio o servizio per la durata di otto mesi e sei coercitive dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria”, come spiegano dal comando provinciale dell’Arma.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta di quella Procura della Repubblica.

I 15 i furbetti del cartellino scoperti dai carabinieri, invece di andare a lavorare al Comune di Castelbuono e di Collesano, facevano shopping, oppure, come scoperto in un caso, andavano a fare le pulizie in un condominio in cambio di denaro. Nell’indagine, oltre le quindici misure eseguite, ci sono altri cinque indagati, che portano il numero complessivamente a 20, tra cui pubblici lavoratori dei suddetti enti nei cui confronti si procede a piede libero.

Le indagini, avviate nel 2016 dal Norm della compagnia di Cefalù e dalle stazioni di Castelbuono e Collesano a seguito della ricezione di un esposto “hanno consentito di documentare – dicono dal comando provinciale dei carabinieri – sia mediante attività tecniche e sistemi di videosorveglianza sia con tradizionali servizi di osservazione e pedinamento, ripetute e ingiustificate assenze durante l’orario lavorativo da parte di alcuni impiegati comunali di varie aree funzionali, nonché di alcuni lavoratori socialmente utili (nell’ambito del “progetto attività donne” finanziato dalla Regione Siciliana) del Comune di Collesano che erano soliti assentarsi sistematicamente, durante il servizio, per effettuare commissioni personali o addirittura, in alcuni casi, per svolgere altre prestazioni di lavoro per conto di privati (pulizie in ambito domestico e presso stabili condominiali)”.