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Castelvetrano. Arrestati i gioiellieri Geraci, nascondevano i gioielli di Riina: sequestrati beni per un milione e mezzo


Militari della Guradia di Finanza, coadiuvati da Polizia e Carabinieri di Trapani hanno arrestato due noti gioiellieri di Castelvetrano : Tommaso Geraci, di 64 anni con precedenti di polizia, ed il figlio Antonino di 36 anni

I Geraci sono i titolari della Gia srl, che gestisce due compro oro, a Mazara del Vallo e a Castelvetrano. Sono accusati di riciclaggio e impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita e anche di false fatturazioni. Nell’operazione sono stati posti sotto sequestro: una lussuosa villa, alcuni conti correnti e altri beni per un valore complessivo di un milione e 700 mila euro.

L’arresto dei due gioiellieri ha fatto molto rumore, Tommaso Geraci infatti, è il fratello del pentito Francesco Geraci, uno degli amici più intimi di Matteo Messina Denaro. Il figlio Francesco invece, è noto per aver nascosto, sotto il pavimento di un’ anonima abitazione di Castelvetrano, i gioielli “di famiglia” di Totò Riina, valutati in oltre due miliardi di lire. Nella collezione c’erano collier, orecchini, Cartier, crocifissi tempestati di brillanti, diamanti, sterline e lingotti d’ oro ed altri preziosi, oltre a 1500 dollari, 400 sterline d’ oro, e quattro medaglie commemorative dei Mondiali di calcio del ‘ 90, anch’esse d’ oro, con incisi i nomi dei suoi 4 figli ed un grande crocifisso, sempre d’oro, dove vi erano incastonati una quindicina di diamanti.
Si tratta dei gioielli che la moglie Antonietta Bagarella ed i quattro figli indossavano nelle cene organizzate da Riina e dagli altri boss. Nascosti tra i preziosi c’erano anche sei passaporti in bianco.

Secondo gli inquirenti, l’oro proveniente da furti e rapine finiva riciclato da Tommaso Geraci, attraverso un giro di fatture per operazioni inesistenti e poi venduto ad alcune fonderie, all’oscuro della provenienza. Oltre ai Geraci sono indagate anche altre tredici persone, che rispondono a vario titolo di ricettazione, riciclaggio, false fatturazioni e impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita.

Questa la nota stampa dei Carabinieri:

Alle prime ore dell’alba, i Finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria e i Carabinieri del Nucleo Investigativo dei Comandi Provinciali di Trapani hanno tratto in arresto in esecuzione del provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesso dal GIP del Tribunale di Marsala, su richiesta della locale Procura della Repubblica: GERACI Tommaso, cl. 54, gioielliere di Castelvetrano, con precedenti di polizia, ed il figlio GERACI Antonino cl. 82, anch’egli gioielliere.

Oltre all’arresto, i due indagati sono stati destinatari anche di un ingente sequestro beni.
I GERACI sono indagati per il reato di riciclaggio e impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita oltre che per false fatturazioni con conseguenziale evasione d’imposta.

Le indagini di Carabinieri e Finanzieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno permesso di svelare l’esistenza di una diffusa e penetrante attività illecita, volta al riciclaggio e al reimpiego di notevoli quantità di oro di provenienza illecita. Indagate anche altre 13 persone.