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Catania, Librino. Spacciatore aveva un arsenale da guerra in casa: diversi fucili, kalashnikov e 10 candelotti di tritolo


Il tritolo era nascosto in bagno, il kalashnikov in giro per la casa e le munizioni dietro al battiscopa: l’uomo, arrestato per spaccio, dovrà rispondene anche di di detenzione di armi da guerra ed esplosivo

Nella serata di lunedì, agenti delle Volanti e della Squadra Cinofili dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania, hanno arrestato Coco Orazio, catanese classe ’78, responsabile dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di detenzione abusiva di armi comuni, di detenzione di armi da guerra con relativi serbatoi e munizionamento e di detenzione di materiale esplodente.

Grazie a delle indagini approfondite, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione del Coco che si trova in zona Librino; l’uomo ha ammesso spontaneamente di detenere all’interno di un armadio marijuana e hashish, per un peso complessivo di 844 grammi.

Gli agenti, tuttavia, hanno trovato strano il comportamento dell’uomo che si mostrava nervoso e agitato. Quindi, hanno proseguito con la perquisizione grazie alla quale sono stati rinvenuti 3 fucili di vario calibro, un kalashnikov, un giubbotto antiproiettile e nove caricatori di diverso tipo.

Inoltre, la presenza di diverse pareti in cartongesso, ha destato ulteriore sospetto; i poliziotti hanno deciso di far intervenire i colleghi della Squadra Cinofili che, grazie al fiuto dei cani anti esplosivo “Soan” e “Ultimo”, hanno rinvenuto all’interno di un’intercapedine ricavata in una parete del bagno, un involucro contenente 10 candelotti di tritolo con relativi detonatori e miccia; dietro un battiscopa della cucina erano anche nascoste diverse scatole contenenti 659 cartucce.

Si è pertanto reso necessario l’intervento della Squadra Artificieri, che hanno messo in sicurezza i luoghi, e della Polizia Scientifica che ha provveduto ai rilievi fotografici e dattiloscopici.

ll Coco, pertanto, è stato condotto in Questura e, su disposizione del P.M. di turno, associato presso la casa circondariale di “Piazza Lanza” in attesa della celebrazione del giudizio di convalida.