Il gasolio sequestrato, destinato alle pompe di servizio del catanese, ha un valore commerciale di oltre 100mila euro
Ben quattro persone sono finite in manette per sottrazione di pagamento dell’accisa sui carburanti poiché sorprese dalla Guardia di Finanza a travasare gasolio di provenienza illecita all’interno di un deposito nella zona industriale di Catania. Sul posto erano presenti due autocisterne e un autoarticolato con 26 serbatoi cubici, che sono stati sequestrati.
A finire sequestrati dai militari delle Fiamme Gialle ovviamente, anche gli oltre di 50mila litri di gasolio ‘adulterato’ con additivi di basso costo e di provenienza illecita.
Per i militari il gasolio adulterato era destinato a stazioni di servizio etnee a cui sarebbe stato distribuito grazie alla complicità dei gestori che lo compravano a prezzo fortemente ribassato, vendendolo però alla colonnina a prezzo pieno.
Dopo ulteriori controlli, i militari hanno anche denunciato i titolari di due distributori di carburante per contrabbando di gasolio per autotrazione e sequestrato altri 8.300 liti di carburante ‘adulterato’ che nel lungo periodo danneggia i motori e inquina maggiormente rispetto al carburante legale. Entrambi i distributori situati a Catania, uno in Via Acquicella Porto esponente il marchio “Lbs” e l’altro in Piazza Eroi d’Ungheria con insegna “Ap Energia Siciliana”, risultavano infatti erogare gasolio miscelato, non idoneo per uso stradale.
I 6 soggetti individuati sono stati denunciati alla Procura di Catania per contrabbando di gasolio e rischiano la reclusione anche fino a 5 anni, oltre ad una multa di importo pari a dieci volte il valore dell’imposta evasa.
Redazione Fatti & Avvenimenti