L’assessore leghista alla Sicurezza ed Ambiente ha anche parlato della nota problematica del quartiere San Berillo, proprio sull’immigrazione ha affermato: “Ci vuole vera integrazione, che significa lavorare con la comunità in cui si va a vivere”
Tra ieri e giovedì scorso, la Polizia di Stato ha eseguito l’ordine di sgombero di un campo rom, ubicato in via Passo Gravina a Catania. Il terreno ormai da anni era stato occupato abusivamente, diventando luogo di dimora dei nomadi, nonché luogo di gestione illegale di rifiuti speciali, anche pericolosi.
Sul tema abbiamo sentito l’assessore a Sicurezza ed Ambiente del Comune di Catania, Fabio Cantarella, noto esponente regionale della Lega di Savini: “Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte dei cittadini, poiché in questo campo si era creata una vera e propria discarica abusiva in cui avevano luogo roghi a tutte le ore del giorno – spesso si sarebbe trattato di cavi di rame -, con i fumi che ammorbavano gli appartamenti dei residenti vicini al campo”.
“Come Comune di Catania abbiamo portato la questione in seno al Comitato per l’ordine e la sicurezza, poi insieme a Prefettura, Questura e Polizia Municipale sono state concordate le operazioni di sgombero. Nel campo abbiamo trovato una situazione veramente critica, oltre alla discarica a cielo aperto ed ai vari tipi di rifiuti pericolosi, abbiamo trovato anche molti minori. Inoltre nel campo sono stati abbandonati anche 12 cani ed addirittura una scrofa, che abbiamo dovuto prendere in custodia, una situazione igienico-sanitaria davvero precaria.
Noi ci siamo mossi sulla linea del Ministero dell’Interno, Matteo Salvini ha emanato un provvedimento con cui si è chiesto di accellerare sugli sgomberi, e questo era uno dei casi un cui andava fatto”.
Certezza poi sul futuro del campo: “Tornerà ai legittimi proprietari privati, non rinascerà più nessun campo rom”
L’assessore ha poi affrontato altre criticità della città come San Berillo e Corso Sicilia.
“San Berillo è in condizioni di degrado assolute e mancata integrazione. La questione è stata sollevata con i Sottosegretario al Ministero degli Interni Stefano Candiani. Il modo migliore per riqualificare San Berillo è fare in modo che se ne riappropri chi svolge attività sane e legali. Non si può pensare che in quartiere vivano soltanto extracomunitari -afferma Cantarella – bisogna favorire la vera integrazione: chi ha diritto a restare in Italia deve lavorare con la comunità in cui vive”.
“Sul fronte Corso Sicilia molte famiglie denunciano degrado e la forte presenza di barboni, noi stiamo lavorando a trovare soluzione.
Dal Comune ci sarà tolleranza zero, ma con intelligenza: non si può dire solo no, ma bisogna capire che i barboni sono esseri umani e su questo stiamo lavorando con l’assessore ai Servizi Sociali Lombardo per destinare alcuni immobili sottratti alla mafia a chi non ha un tetto sulla testa”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.