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Catania. Stanza privata in Municipio per ex sindaco Bianco, M5S: “Non si rassegna ad aver perso”


Sembra che l’ex sindaco di sinistra non si sia proprio rassegnato al ruolo di consigliere d’opposizione e per questo ha chiesto ed incredibilmente ottenuto una stanza tutta per sé in Municipio, per la serie: “Compagno, siamo tutti uguali, ma io sono più uguale degli altri”

Una stanza tutta per sé in Municipio, esattamente la numero 76. E’ la bizzarra richiesta per scopi non meglio precisati, paradossalmente ottenuta, del consigliere comunale ed ex sindaco di Catania Enzo Bianco.

Nel documento di assegnazione n° di protocollo 321891 del 4 settembre della Direzione della presidenza del Consiglio omunale di Catania, si legge: “si è reputato di assegnare al consigliere comunale avvocato Enzo Bianco una stanza singola nella qualità di consigliere comunale candidato alla carica di sindaco tra quelli non eletti che abbia ottenuto il maggior numero di voti ed almeno il 20% del voti”.

Una situazione oggettivamente assurda che porta così il gruppo “Con Bianco per Catania”, formato soltanto da tre componenti, ad avere la disponibilità esclusiva di tre stanze in Comune: una per il capogruppo Daniele Bottino, un’altra per il vicepresidente del Consiglio comunale Lanfranco Zappalà e l’ultima per l’ex sindaco, “che probabilmente non si rassegna a rivestire il ruolo di ‘umile’ consigliere comunale”, scrivono in una nota dal Movimento 5 Stelle Catanese.

L’ego sconfinato di Bianco – hanno scritto i pentastellati – che nei cinque anni dell’ultima sindacatura aveva oltrepassato ogni limite di decenza, con giornali e comunicati stampa autocelebrativi, inaugurazioni di ogni sorta e fontane faraoniche, corredate di targa per lasciare il nome ai posteri, continua tristemente a dare prova di sé. Nella riunione dei capigruppo, i consiglieri comunali del M5s hanno manifestato il loro dissenso per la scelta, approvata dalla maggioranza (destra, sinistra e centro, tutti insieme appassionatamente, ad eccezione di Diventerà bellissima), di destinare una stanza all’ex primo cittadino e hanno chiesto di mettere a verbale il loro parere contrario”.

“La totale assenza di sensibilità istituzionale si manifesta con un atto che non tiene neanche in considerazione il difficile periodo di crisi delle casse comunali – concludono – L’ennesima occasione sprecata per dare il buon esempio, cercando di evitare sprechi di danaro pubblico, di risorse e di spazi. Il buon senso impone che Bianco faccia un passo indietro su questa scelta da ancien regime e ci aspettiamo che l’amministrazione intervenga per dare un segno di discontinuità con il passato… ancora ‘presente’ in Consiglio”.

Parole forti quelle del M5S, che rappresentano bene la situazione catanese, quanto quella siciliana e nazionale in generale: una sinistra che non vuole rassegnarsi a cedere il potere detenuto per tanto, forse troppo, tempo.