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Cesare Battisti arrestato in Bolivia, Salvini ringrazia Polizia e Servizi Segreti, Premier Conte: “Giustizia per vittime”

Una squadra speciale composta da agenti dell’AISE e dell’Interpol ha catturato il 64enne terrorista pluri-assassino Cesare Battisti, era latitante 

E’ finita la fuga del terrorista rosso Cesare Battisti, ex leader dei Proletari Armati per il Comunismo. A catturarlo agenti dell’Aise – servizio segreto italiano per l’estero – e dell’Interpol a Santa Cruz in Bolivia.  Pare che “da giorni gli 007 avevano individuato il rifugio del leader dei Pac in Bolivia“.

Al momento dell’arresto aveva barba e baffi finti, occhiali da sole, jeans e magliettina blu, pare non abbia opposto alcuna resistenza. Dalle prime indiscrezioni, come logico, nella sua fuga sembra sia stato aiutato dalla sua area politica e rete di sostenitori che si estende dalla Francia alla Bolivia. Interessante inoltre è che, pare, nessun ex terrorista noto gli abbia offerto aiuto.

Giubilo è stato espresso dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha dichiarato: “Ringrazio per il grande lavoro le Forze dell’Ordine italiane e straniere, la Polizia di Stato, l’Interpol, l’AISE e tutti coloro che hanno lavorato per la cattura di Cesare Battisti, un delinquente che non merita una comoda vita in spiaggia, ma di finire i suoi giorni in galera.

Grazie di cuore al presidente Jair Messias Bolsonaro e al nuovo governo brasiliano per il mutato clima politico che, insieme a un positivo scenario internazionale dove l’Italia è tornata protagonista, hanno permesso questo successo atteso da anni, grazie alle Autorità boliviane e alla collaborazione di altri Paesi amici.

Il mio primo pensiero va oggi ai famigliari delle vittime di questo assassino, che per troppo tempo si è goduto una vita che ha vigliaccamente tolto ad altri, coccolato dalle sinistre di mezzo mondo. È finita la pacchia.

Fondamentale nell’arresto di Battisti l’ampia collaborazione fornita dal nuovo presidente brasiliano, l’ex militare di estrema destra Bolsonaro che molto stima il Leader della Lega, tanto che il figlio dello stesso presidente, Jair – che è deputato federale – dopo l’arresto ha dichiarato: “Matteo Salvini, il regalo per l’Italia sta arrivando”.

Parole di soddisfazione sono state anche espresse dal Premier Giuseppe Conte: “Le famiglie Santoro, Torregiani, Sabbadin, Campagna potranno finalmente ottenere giustizia. La cattura e l’espulsione di Cesare Battisti sono un risultato atteso da oltre quarant’anni, che dovevamo soprattutto a loro, come pure alle altre vittime delle sue azioni criminali.

Lo sforzo corale e perseverante dei nostri servizi di intelligence, delle nostre forze di polizia e dell’Interpol, la collaborazione delle Autorità brasiliane e boliviane e la determinazione di questo Governo stanno per essere finalmente premiati”.

Poi l’anticipazione data dallo stesso Premier: Un nostro aereo è in viaggio per la Bolivia dove atterrerà verso le ore 17 (ora italiana), con l’obiettivo di prendere in consegna Battisti e riportarlo in Italia. Ad attenderlo qui da noi ci saranno le nostre carceri affinché possa espiare le condanne all’ergastolo che i tribunali italiani gli hanno inflitto a suo tempo con sentenze passate in giudicato, non certo a causa delle sue idee politiche, bensì per i quattro delitti commessi e per i vari reati connessi alla lotta armata e al terrorismo”.

Pare dunque che a breve il terrorista condannato in contumacia all’ergastolo in Italia, per quattro omicidi risalenti alla metà degli anni ’70, sconterà la sua pena.