Conclusa la celebrazione del 2 novembre, diverse sono le lamentele provenienti dai cittadini che lamentano lo stato di abbandono di alcune parti del nostro cimitero.
Abbondono ed incuria un po’ ovunque, ma in particolare nella zona denominata “Marinai d’Italia”, ricadente nella parte nuova del cimitero. La stradina che costeggia i loculi dei nostri marinai defunti è ridotta ad un colabrodo, oltre ad aver richiesto necessariamente – per il giorno della commemorazione dei defunti – di una pulizia totale, ma effettuata non dalle autorità competenti ma dai familiari dei defunti.
“Certo è un problema ciclio che si ripete ogni anno – afferma oggi il consigliere di opposizione Salvatore Monte – ma da assessore, in passato, in sinergia con le squadre di manutenzione provvedevamo alla sistemazione della strada. Quest’anno invece non è stato fatto nulla suscitando il nervosismo di molti nostri concittadini”.
“Sarebbe, inoltre, opportuno provvedere alla creazione di uno scolo per la fontanella che insiste in quella viuzza. – dice ancora Monte – Ad oggi quella fontanella crea più danno che altro. E’ auspicabile, comunque, attivarsi in breve tempo. L’amministrazione ha già pensato a dei lavori di manutenzione?”
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.