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Cina su Guerra e Sanzioni: “NATO smetta di destabilizzare Europa e Asia. USA promuovano pace invece di sfruttare caos”

Durissime affermazioni da parte del portavoce del Ministero Esteri cinese Zhao Lijian: “La NATO ha condotto guerre contro Paesi sovrani uccidendo civili” e sugli Stati Uniti dice: “Gli USA non hanno alcun diritto di costringere altri Paesi a pagare per i loro guadagni strategici. Dovrebbero smettere di sfruttare il caos e promuovere concretamente colloqui di pace in Ucraina.”

Durissime le posizioni espresse ieri dal portavoce del Ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian in risposta al segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, secondo cui Pechino pone “una sfida sistemica” alla “sicurezza delle democrazie”. Zhao Lijian è inoltre intervenuto sulla questione delle sanzioni alla Russia, dimostrando – se mai ve ne fosse ancora bisogno – amicizia a Mosca e lanciando durissime accuse agli Stati Uniti secondo cui costringono “altri Paesi a pagare per i loro guadagni strategici” e di cercare di sfruttare il caos della crisi ucraina anche per fini economici attravero GoldmanSachs e JPMorgan Chase, oltre che di non promuovere i colloqui di pace per l’Ucraina.

“Da tempo, il capo della NATO ha ignorato i fatti e confuso il nero con il bianco lanciando accuse, diffamazioni e attacchi infondati contro la Cina. Condanniamo duramente queste critiche. La NATO ha aderito da tempo ad un concetto di sicurezza obsoleto, impegnata in uno scontro a blocchi secondo un manuale da vecchia Guerra Fredda. Pur affermando di essere un’organizzazione difensiva ha costantemente creato problemi e scontri.

Se da un lato – dice il portavoce del Ministero degli Esteri cinese – chiedeva ai Paesi di attenersi alle norme di base che regolano le relazioni internazionali, dall’altro ha condotto guerre contro Paesi sovrani sparando indiscriminatamente proiettili che hanno portato alla morte di civili e allo sfollamento”.

Ma il vero affondo di Zhao Lijian arriva, pur non citandolo direttamente, sulle questioni del Mar Cinese Meridionale e di Taiwan: “Negli ultimi anni la NATO è arrivata nell’Asia-Pacifico per mostrare i muscoli e provocare tensioni chiedendo a gran voce una nuova Guerra Fredda di confronto di blocco. Ciò fornisce ampie ragioni per una ferma opposizione da parte della comunità internazionale.

La Cina è sempre stata un costruttore di pace, ha contribuito allo sviluppo globale custodendo l’ordine internazionale. La NATO dovrebbe smettere di diffondere disinformazione e osservazioni provocatorie e abbandonare approccio conflittuale di tracciare linee ideologiche. La NATO ha sconvolto l’Europa. – conclude il funzionario cinese, volendo attribuire, come già fatto da Pechino, la responsabilità della Crisi ucraina all’Alleanza Atlantica – Dovrebbe smettere di cercare di destabilizzare l’Asia e il mondo intero”.

Ma ZhaoLijian ha espresso dure prese di posizione anche sulle sanzioni globali da parte degli USA contro la Russia, definendo gli Stati Uniti come “l’impero delle sanzioni che utilizza questo strumento per mantenere la propria egemonia e difendere i propri interessi”.

Per Pechino infatti, l’escalation delle sanzioni non aiuterà ad alleviare la situazione, ma anzi la peggiorerà creando “nuovi problemi nel mondo alle prese con la pandemia. Il prezzo energia in Europa è recentemente salito a livelli record e i residenti hanno iniziato a pagare prezzi più alti per le necessità quotidiane. Quelli che soffrono ancor più degli altri sono Paesi in via di sviluppo con basi economiche deboli. Il loro sviluppo economico e la stabilità sociale sono stati gravemente minacciati, rischiando turbolenze politiche”.

“Alcuni media statunitensi hanno riferito che le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dai loro alleati alla Russia hanno creato opportunità per le istituzioni finanziarie di WallStreet come GoldmanSachs e JPMorgan Chase di raccoglierne le obbligazioni di società.

Gli USA non hanno alcun diritto di costringere altri Paesi a pagare per i loro guadagni strategici. Se questi sperano veramente in una de-escalation della situazione in Ucraina, dovrebbero smettere di sfruttare il caos e promuovere e facilitare concretamente colloqui di pace”.