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Cinisi (PA). Padre e figlio non pagano il conto della camera e il proprietario del camping gli spara: uno è grave

Un diverbio sul conto da pagare per l’affitto di una camera e il titolare del residence spara a padre e figlio ferendoli entrambi

È accaduto nella giornata di ieri in un residence-camping di via Porrazzi, vicino Torre Pozzillo a Cinisi. Una tragedia sfiorata pare nata da una banale lite scoppiata per un contrasto sul prezzo di una camera e due uomini, padre e figlio, di 64 e 30 anni, sono ricoverati all’ospedale Cervello e Villa Sofia, dopo essere stati feriti a colpi di pistola dal titolare del camping. Il 30enne è stato portato in ospedale a bordo di un’auto, il padre più grave è stato soccorso dai sanitari del 118 in codice rosso e trasportato all’ospedale Villa Sofia, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Sulla vicenda indagano i carabinieri intervenuti sul posto dopo la segnalazione per l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. L’uomo che ha sparato è  Vincenzo Cusumano di 76 anni,  titolare del residence che in un primo momento è stato portato in ospedale per essere visitato, poi in caserma per essere identificato ed oggi è stato interrogato dal pm Enrico Bologna che sta coordinando le indagini, al quale ha spiegato il perché della reazione così violenta contro i due clienti. L’anziano avrebbe sparato con una pistola detenuta legalmente. Al termine dell’interrogatorio la procura ha disposto il fermo di Vincenzo Cusumano.

L’anziano assistito dagli avvocati Paolo Grillo e Aldo Ruffino, ha detto di essersi difeso perché sarebbe stato aggredito dai due affittuari: il padre ex dipendente dell’Amat in pensione e il figlio che lavora presso una ditta di rimozioni auto. I due trascorrevano le vacanze nel residence in via Porrazzi da quattro anni.

“Quest’anno – ha raccontato il proprietario della struttura che ha una decina di villette che affitta per i mesi estivi – sono nati problemi con i consumi dell’energia elettrica. Gli altri ospiti del residence contestavano i costi delle bollette, alte per le nove famiglie e basse per padre e figlio. Erano nate questioni su come mai nella villetta affittata ai due feriti i consumi fossero così bassi”. Nel corso della lite l’ex dipendente dell’Amat avrebbe ribadito di non voler pagare l’affitto e ha respinto le accuse sull’energia e avrebbe sferrato un pugno a Cusumano. “Ho avuto paura e mi sono difeso – ha raccontato durante l’interrogatorio – Mi hanno ferito al volto con un pugno”. Cusumano ha estratto una delle due pistole detenute legalmente e ha sparato. Ha colpito all’addome il padre e all’inguine il figlio, poi si è allontanato dal residence. I carabinieri della compagnia di Carini e l’avvocato lo hanno trovato allo svincolo autostradale.

“Durante l’interrogatorio – raccontano gli avvocati Aldo Ruffino e Paolo Grillo – il nostro assistito ha chiesto quale fosse lo stato di condizione di salute dei due feriti e ha ribadito di essersi difeso dopo che essere stato aggredito”. Già la scorsa notte sono stati eseguiti accertamenti da parte del Enel per verificare lo stato degli impianti delle villette e se vi fosse o meno un allaccio abusivo per contenere i costi delle bollette. Si attende l’esito dei controlli.