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Club UNESCO Sciacca. Oggi giornata ONU contro i test nucleari


Il presidente del club per l’UNESCO di Sciacca Lorenzo Salvagio ricorda che oggi 29 agosto si celebra la Giornata mondiale contro i test nucleari

“Il primo club UNESCO – dice Salvagio – nacque, dopo gli orrori della guerra, nel Giappone martoriato dalle bombe nucleari di Hiroshima e Nagasaki, per questo motivo ci teniamo particolarmente a ricordarlo”.

Le ferite della guerra fecero maturare l’idea che la pace doveva essere costruita e mantenuta attraverso l’educazione la scienza e la cultura che sono le tre colonne portanti dell’Unesco insieme alla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Sono rimasto impressionato quando a Parigi, nella sede dell’UNESCO, – prosegue Salvagio – ho visto la scultura dell’angelo della chiesa di Nagasaki distrutta dalla bomba nucleare. Quella testa d’Angelo non è un capolavoro d’arte ma per me è l’emblema dei sopravvissuti all’esplosione col suo occhio strappato che non potrà più vedere la Bellezza e con parte della testa e del cervello lacerati a simboleggiare le lacerazioni e il dolore che la guerra ha inferto alla mente e allo spirito dei sopravvissuti.

Le Nazioni Unite durante l’assemblea generale nel 2009 hanno istituito con un’apposita risoluzione la Giornata mondiale contro i test nucleari. La data del 29 agosto è stata scelta perché il 29 agosto del 1991 è stato chiuso un grande poligono nucleare in Kazakistan, nell’ex Unione Sovietica.

Qui per decenni si sono continuati gli esperimenti con le bombe atomiche che hanno provocato la contaminazione della zona e un numero enorme di morti e di bambini nati malformati. Gli esperti calcolano che i soli test nucleari del Kazakistan hanno prodotto una energia mille volte superiore alle bombe dì Hiroshima e Nagasaki. Qui tutto è contaminato e lo sarà ancora a lungo: i test nucleari russi iniziati il 29 agosto 1949 hanno avvelenato tutto, sopra e sottoterra: anche le sorgenti di un fiume sono diventate radioattive.

E il 29 agosto del 1991 questa follia dei test nucleari, almeno in Kazakistan è finita. “Ma occorre che i test sulle bombe nucleari cessino veramente dappertutto e la messa al bando di questi ordigni sia realizzata da tutti gli Stati del mondo – conclude Lorenzo Salvagio – e l’umanità guardi avanti verso un mondo più sicuro. Come l’angelo di Nagasaki che nonostante abbia perso un occhio e parte della testa rimane saggio e senza odio. E guarda avanti verso un mondo senza guerre.”