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Comunali Palermo. Il candidato con l’Ape Piaggio? “La Verdera era solo un bluff per fare un film”, Salvini e Meloni sul piede di guerra


“A un certo punto mentre eravamo seduti Ismaele si è fatto serio e mi ha detto: “Francesco io non ho fatto questa campagna elettorale per diventare sindaco ma per fare un documentario e per fare conoscere a tutti la mala politica siciliana. Ho registrato tutti: Cuffaro, Miccichè. Li ho registrati a loro insaputa mentre dicono le peggio cose”.

A dirlo oggi è l’attore palermitano Francesco Benigno, famoso per il suo ruolo nel film cult “Mery per sempre”, durate queste amministrative palermitane che hanno rieletto Orlando a primo turno era anche candidato al consiglio comunale per il candidato sindaco 23enne Ismaele La Verdera.

Una candidatura bluff insomma? Una specie di “The Truman Show” senza Jim Carrey, ma con i vari Cuffaro, Miccichè e politici di lungo corso vari inconsapevoli attori di una commedia senza copione ma dal sicuro risultato scoppiettante? Può darsi.

Ismaele La Verdera non ha rilasciato dichiarazioni stampa ed avrebbe spento il cellulare per rendersi irreperibile, probabilmente proprio per completare la sua opera cinematografica, ma nulla è trapelato dalla sua bocca. A parlare ci ha pensato però la sorella che a Repubblica ha dichiarato che: “Ismaele vuole solo aprire gli occhi del mondo sullo schifo dei retroscena politici siciliani. Chi non lo capisce è complice. Io sono la sorella, l’ho cresciuto io. Chiedetevi perché non vogliono rilasciargli le liberatorie. Lo volete capire che Ismaele vuole svergognarli?”

Ma chi è Ismaele La Vardera? Non uno sprovveduto sicuramente, già inviato della trasmissione di Italia Uno Le Iene e collaboratore di Pino Maniaci a Telejato, ha improntato la sua campagna elettorale volendo fare scalpore. Manifesti in stile cinematografico e propaganda elettorale a bordo di una Ape Piaggio, uno stile assolutamente personale e molto sopra le righe. Ma quella che sembrava una “candidatura di denuncia” adesso probabilmente terminerà proprio con delle denunce, almeno se dovesse uscire al pubblico il docu-film tanto temuto.

Ma temuto da chi? Da tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui durante le elezioni. E per questo ormai in molti credono che proprio l’idea di candidarsi alle elezioni a sindaco di Palermo sia stata solo una montatura per girare questo singolare documentario. I due personaggi più infuriati in queste ore sono Matteo Salvini della Lega Nord e Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, ovvero i leader dei due partiti del centrodestra che sostenevano La Vardera, con tanto di simbolo, facce e comizi elettorali e che ora sono pronti a portalo in tribunale.

Il commento più chiaro è quello di Alessandro Pagano coordinatore del movimento Noi con Salvini della Sicilia occidentale:”Quello che è accaduto è un fatto gravissimo. Siamo probabilmente davanti a una colossale presa in giro e ci stiamo tutelando anche noi dal punto di vista legale. Questo ragazzo, soprattutto se ha rubato conversazioni private, ha carpito la fiducia di chi aveva puntato su di lui”.