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Il Comune “tentenna” e i residenti di c.da Fontana Calda, “assumono” i vigilantes privati con i propri soldi


La diatriba, tra l’amministrazione comunale, nel caso specifico, rappresentata dal vice sindaco Silvio Caracappa e i residenti di contrada Fontana Calda, assume contorni da commedia americana.

I residenti della quartiere Locogrande Fontana Calda, stufi di aspettare le promesse, rimaste tali almeno fino ad oggi, dell’amministrazione comunale sull’istallazione di un impianto di videosorveglianza, che peraltro vogliono contribuire a finanziare, per difendersi dai continui furti nella zona, hanno deciso di fare da se, assumendo in proprio dei metronotte.

Così, undici famiglie, con un auto finanziamento e nemmeno a dire il vero molto oneroso, con una quota di soli 30 euro mensili ciascuno, hanno deciso di difendersi con un servizio di vigilanza notturna.

Le ragioni di tanto accanimento, nel volere essere controllati, ha delle radici pratiche precise e condivisibili. Nella mente dei residenti, è rimasta memorizzata, in maniera indelebile, la rapina avvenuta due anni fa, nella quale una giovane coppia di coniugi, venne sequestrata, legata e costretta a consegnare 500 euro e un televisore. Un atto grave, che lascia il segno.

Il presidente del comitato dei residenti, Accursio Piro, commenta così, l’iniziativa del gruppo: “Abbiamo cercato con il Comune di trovare una soluzione operativa con un impianto di videosorveglianza e c’è una nostra somma, di 5 mila euro, disponibile. Da due anni attendiamo una risposta dal Comune per la tranquillità delle nostre famiglie”.

Poi espone le ragioni della soluzione adottata: “Abbiamo dovuto fare ricorso a un’agenzia privata per i controlli. Noi chiediamo una risposta in tempi brevi perché ormai sono trascorsi due anni. Il Comune deve mettere sul piatto la sua quota, di 5 mila euro, e l’impianto si può realizzare. Non vogliamo fare polemica, ma chiediamo che questo progetto possa decollare”.