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Comune. Turturici e Monteleone all’attacco: “Chi sbaglia deve pagare, altro che premi di produttività”


“Il sindaco si imbufalisce perché gli uffici non funzionano e le cose non vanno, ma in verità è solo un gioco delle parti, dovrebbe piuttosto fare mea culpa. Al sindaco la legge conferisce ampi poteri, perché non li esercita?”

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Questa la considerazione che fanno oggi i consiglieri al civico consesso saccense Mario Turturici e Salvatore Monteleone, che affermano e si chiedono: “Che senso ha gonfiarsi il petto e “sbottare”, ricordiamo che più volte abbiamo chiesto una rivisitazione dei cosiddetti dei “premi di produttività”, se qualcuno sbaglia è giusto che paghi!”

“Eravamo intervenuti ad Aprile dello scorso anno per criticare il nuovo assetto dirigenziale deliberato dalla Giunta Di Paola, auspicandone quantomeno la sospensione, ritenendo che fosse inidoneo e determinasse confusione dei ruoli, un “pasticcio” che avrebbe ingessato i settori e determinato ulteriori problemi alla città. Purtroppo avevamo ragione!

Ne è prova la situazione di caos nelle scuole ( mensa, riscaldamenti, manutenzione), il flop delle manifestazioni natalizie, la esplosiva situazione del bilancio comunale, la gestione dei rifiuti ( con servizi carenti e tariffe alle stelle), la disorganizzazione della macchina comunale.

Una situazione di abbandono, frutto di scelte politiche sbagliate, ultima delle quali la deliberazione della Giunta comunale numero 53 del 28/4/2016 con cui l’amministrazione ha provveduto a ridefinire la struttura organica del Comune, struttura da noi contestata, per talune scelte scriteriate, che di seguito ricordiamo: – E’ stato ridisegnato il Terzo settore, chiamato a gestire di tutto e di più, dallo sviluppo economico ai servizi sociali, dalla pubblica istruzione ai ( nuovi) servizi ecologici e sanitari
( verde pubblico, gestione ambito raccolta ottimale, randagismo, scerbatura e potatura).
– E’ stato smantellato il tradizionale settore “Ecologia ed ambiente”, triplicandone addirittura la gestione, che é in capo ad un dirigente per quanto concerne l’impiantistica (settore 6° patrimonio ) – vedi acquedotti, condotte idriche e fognarie, depuratore, discarica etc – in capo ad altro dirigente per quanto concerne i servizi manutentivi ed i servizi a rete (settore 4° patrimonio-servizi manutentivi) ed in capo ad altro dirigente (settore 3° ecologia) per quanto riguarda i servizi legati alla pulizia della città – Ecologia, verde pubblico, rapporti con Sogeir, gestione ARO etc..
Un vero e proprio LABIRINTO, mentre sarebbe stato più logico accorpare le funzioni per individuare al meglio le responsabilità e rendere più funzionali i servizi. Consapevoli dei problemi che la nuova struttura organica, così come concepita, avrebbe determinato, avevamo chiesto di inserire la Problematica all’Odg del Consiglio comunale, tenuto conto che il Consiglio ha competenza in ordine ai Criteri generali in materia di Ordinamento degli Uffici e dei Servizi.
Ma, come risaputo, per convenienze politiche, le sedute del Consiglio Comunale si sono pressoché azzerate, e così a distanza di 8 mesi dalla quella nostra richiesta, la questione attende ancora di essere trattata.

Nel frattempo la mancata trattazione di questa ed altre questioni ha prodotto emergenze su emergenze, di cui si parla soltanto adesso – quando non c’è più nulla da fare – con i cittadini giustamente inviperiti, costretti a pagare sulla propria pelle il prezzo di tanta disorganizzazione, mentre al Comune si pensa già al prossimo Carnevale.

Al punto in cui siamo, – concludono Turturici e Montelone – non ci resta che confidare nella Amministrazione che verrà, affinché possa porre fine a questo andazzo di cose e ripristinare in seno alla burocrazia comunale una condizione di normalità”.