È durato circa quattro ore il secondo round dei colloqui tra Iran e Stati Uniti sul nucleare iraniano che si è tenuto all’ambasciata dell’Oman a Roma. Il terzo round si terrà nei prossimi giorni
Lo riporta l’agenzia iraniana Tasnim. Le delegazioni di Iran e Stati Uniti, durante il secondo round dei colloqui sul nucleare, si sono scambiando messaggi attraverso canali indiretti e da due stanza separate. Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ismail Baghaei, citato da Tasnim, precisando che, come già avvenuto in precedenti tornate di colloqui, i contatti sono avvenuti tramite la mediazione di Muscat.
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmeail Baqaei, ha riferito di “colloqui proficui” tenuti oggi con gli Stati Uniti a Roma, annunciando che “le due parti hanno concordato di proseguire i colloqui indiretti tra qualche giorno a livello tecnico” prima di un “nuovo round al proprio livello sabato prossimo”. “Oggi si sono tenuti proficui colloqui indiretti tra Iran e Stati Uniti, condotti dal ministro degli Esteri dell’Oman, in un clima costruttivo – ha scritto su X – le due parti hanno concordato di proseguire i colloqui indiretti tra qualche giorno a livello tecnico, a cui seguirà un altro round al proprio livello sabato prossimo”.
Esmail Baghaei, ha precisato che la delegazione di Teheran è arrivata a Roma con “massima preparazione e serietà”, sottolineando che l’obiettivo è la rimozione delle “sanzioni ingiuste” imposte all’Iran. Baghaei ha inoltre ribadito che il programma nucleare iraniano è “pienamente pacifico” e che la conservazione delle capacità tecniche e scientifiche del Paese è una linea rossa irrinunciabile. Lo riporta Tasnim. L’Iran, ha aggiunto Baghaei, è pronto a cooperare per fugare ogni dubbio sul proprio programma nucleare, ma solo in cambio della revoca effettiva delle sanzioni, con garanzie vincolanti. Ha infine ribadito che la posizione di Teheran su questi punti è “chiara, ferma e non negoziabile”.
“Prima dell’avvio dei negoziati indiretti, abbiamo avuto – come di consueto – un incontro preliminare con il ministro degli Esteri dell’Oman per discutere le modalità di lavoro”, ha spiegato Baghaei, citando anche la recente visita dei capi delle diplomazie iraniana e omanita. Il formato del dialogo, ha aggiunto, resta invariato rispetto alla prima fase: le delegazioni iraniana e statunitense sono collocate in sale separate, mentre il ministro degli Esteri dell’Oman trascorre l’intera giornata spostandosi tra le due stanze per trasmettere i rispettivi messaggi. “È stata una giornata intensa per il capo della diplomazia omanita”, ha osservato Baghaei, sottolineando l’importanza del ruolo di Muscat nel facilitare i colloqui.