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“Conferenza istruzione, scuola, università e formazione” , Ministro Bianchi: straordinaria reazione alla pandemia

“Conferenza regionale Istruzione, scuola, università e formazione professionale in Sicilia”. Il ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi vede un’Italia che ha una scuola di straordinaria capacità, capace di affrontare non solo il Covid, ma che di fronte alla pandemia ha reagito

Da Palermo quello del ministro Bianchi è stato un segnale fortissimo del Paese che “vogliamo costruire” ha detto. “Sembra passare l’informazione che la scuola non sia importante, invece mai come in questo momento abbiamo bisogno di scuola e di più scuola. Vuol dire capacità di reagire ai momenti più duri, capacità critica per leggere il mondo complesso”.

Per l’assessore Roberto Lagalla l’evento ha rappresentato un momento prezioso di condivisione, raccolta di proposte e idee provenienti dai tanti attori del complesso sistema educativo della Regione. Ora mi aspetto il rafforzamento di un patto con la società, con i giovani e le famiglie. Dobbiamo restituire voce e protagonismo a tutti gli attori del mondo dell’istruzione.

L’iniziativa della Regione Siciliana che si è articolata in due giornate di lavori rientra nel progetto “Supporto all’attuazione della strategia di comunicazione del POR-FSE 2014-2020”,attuato da Formez Palermo che ha visto la presenza di una folta rappresentanza di studenti e docenti del mondo della scuola e delle università siciliane e nazionali, ma anche esperti del settore che si sono confrontati su diverse tematiche: dalla scuola primaria alla formazione on the job, dalle politiche di inclusione alla mobilità internazionale, dal sistema Its alla valorizzazione della ricerca, dal sistema duale alla creazione d’impresa e start up.

Partendo dallo stato attuale del sistema scolastico e universitario e dall’analisi delle criticità presenti si sono avanzate proposte e sono stati posti obiettivi per il futuro, puntando a una nuova visione di modelli educativi che va di pari passo con l’Europa, con le priorità di intervento e gli standard qualitativi comunitari.

Nella Sala d’Ercole di Palazzo dei Normanni presente alla cerimonia inaugurale,il ministro dell’Università e ricerca, Maria Cristina Messa.E’ stata anche l’occasione per un incontro con l’assessore regionale Roberto Lagalla, il presidente ERSU Palermo Giuseppe Di Miceli, la rappresentante degli studenti universitari e afam Adelaide Carista.

La Conferenza regionale l’indomani è proseguita nell’Aula magna del dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statistiche in viale delle Scienze con interventi di esperti e talk moderati da giornalisti. Suggerimenti e riflessioni emerse sono state lanciate proprio dai protagonisti dei luoghi di studio e di formazione: va proprio in questa direzione la volontà di fare introdurre i lavori odierni ad Amel Chaouch, studentessa di origini tunisine del Liceo linguistico Cassarà di Palermo che, con un incipit in diverse lingue, ha letto una lettera al mondo dell’istruzione in cui emergono le sue speranze, i timori ma anche i sogni, come quello di diventare interprete della Commissione europea.

Contrasto alla povertà educativa, promozione del diritto allo studio, superamento dei divari territoriali, internazionalizzazione e interconnessione con il mondo del lavoro: sono questi alcuni dei temi affrontati dai relatori che si sono messi a confronto anche in più tavoli di lavoro tematici che si sono svolti in contemporanea, dedicati all’internazionalizzazione del sistema istruzione in Sicilia, alla formazione on the job, al sistema duale e alla creazione d’impresa e start up, agli Its, gli Istituti tecnici superiori siciliani, ma anche all’accesso all’Università, tra diritto allo studio e politiche di contrasto alla povertà educativa e alle disuguaglianze, alla mobilità internazionale e alla valorizzazione del capitale umano, alla ricerca, l’innovazione e lo sviluppo nel territorio e tanti altri.

Particolare attenzione è stata data al futuro dell’istruzione post Covid e alle opportunità e risorse offerte dal Pnrr che, se ben utilizzate, potranno rendere più agevole e adeguato al superamento delle sfide educative il cammino che il settore è chiamato ad affrontare.