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Consiglio Comunale. Tanta carne al fuoco ma il Question Time è oscurato


Secondo il consigliere del PD al civico consesso saccense Simone Di Paola, il Question Time è oscurato.

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“Ieri nel corso della seduta dedicata alle interrogazioni, oscurata ed inibita ai cittadini per via della mancanza della copertura TV, mandando dunque a farsi benedire il concetto stesso di trasparenza ed apertura alla città, fra le decine di interrogazioni presentate in questi anni, molte delle quali superate dal colpevole ritardo nella loro trattazione, ho voluto che venissero messe in discussione tre interrogazioni, che considero di grande attualità e che insieme denotano tutti i limiti di una stagione di governo che non ha segnato alcuna discontinuità rispetto al passato.”

“La prima, a mia firma, – continua  – ha trattato delle condizioni di abbandono, degrado e indecenza in cui versa il vicolo francipane e, con esso, gran parte dei luoghi più belli e suggestivi del nostro centro storico; luoghi eletti dai vandali quali sedi delle loro scorrerie e depravazioni; ho ribadito il mio convincimento che non si tratta di un problema di tipo solo amministrativo, ma anche culturale, che va contrastato elevando il livello della vigilanza e della repressione e soprattutto coinvolgendo attivamente quanti quotidianamente vivono sulla loro pelle questo inferno, rilanciando la proposta di istituzione di un osservatorio cittadino, che dia a questi cittadini la percezione che la classe dirigente si occupa di loro ed a chi ritiene di poter vandalizzare la città, che la pacchia è finita e che presto verranno isolati, individuati e puniti; proposta che, come tutte quelle fatte in questi anni, verrà cestinata.

La seconda riguarda la biblioteca comunale: da tempo, insieme all’associazione “Mizzica” mi batto affinché uno dei tesori più inestimabili di questa città, possa essere trasferito in locali degni di cotanta eccellenza e fornito di quegli strumenti multimediali necessari a far fronte ai bisogni ed alle esigenze che la modernità impone; alla inopportuna, quanto insolita polemica politica nella quale l’assessore voleva trascinarmi su presunte responsabilità del passato, ho risposto che, non occupandomi di storia e non essendo interessato a dare giudizi su cose accadute anni addietro, mi interessa unicamente di quanto accade nel presente, ricordando all’amministrazione comunale che, essendo in carica da 5 anni ed essendo stati sollecitati più volte dal mondo giovanile e dell’associazionismo rispetto all’esigenza di programmare seri interventi di riqualificazione strutturale e di adeguamento tecnologico della biblioteca, avrebbero avuto tutto il tempo di segnare un segnale di rottura con il passato; Hanno invece preferito non occuparsene ed oggi devono rispondere di tali ritardi, seppur prendendo atto con compiacimento del fatto che il trasloco di una parte sella biblioteca è in programmazione, nella speranza che non rimanga l’ennesimo proclama rimasto tale.

La terza ed ultima interrogazione ha riguardato la mancata attivazione degli impianti fotovoltaici installati sui tetti delle scuole della città e tuttavia mai messi in funzione nonostante il trascorrere di circa un anno e mezzo dalla loro ultimazione, con la conseguenza di aver perduto i benefici del cosiddetto conto energia, con conseguente ricaduta sui costi vivi che il comune deve annualmente affrontare; alle “burocratiche” risposte dell’assessore ho ricordato che, per quanto farraginosa ed elefantiaca possa essere una procedura amministrativa, se davvero si è interessati al raggiungimento di un obiettivo si importante, non possono mai volerci tanti mesi senza che si veda nemmeno la luce in fondo al tunnel, evidenziando il paradosso di un’amministrazione che in questi anni ha continuamente denunciato le gravissime condizioni economico finanziarie del comune, salvo poi infischiarsene del completamento sollecito e spedito di un iter che potrebbe davvero produrre concreti benefici alle casse municipali, in termini di risparmio sui costi.; della serie predicare bene e razzolare male!”

“Certo, – afferma in conclusione il consigliere Di Paola – se ieri in aula ci fossero state le telecamere i cittadini avrebbero potuto de visu ascoltare le ragioni di entrambe le parti e farsi un’idea delle varie questioni trattate; ma visto che i lavori consiliari vengono oscurati e con essi le prerogative stesse dei Consiglieri comunali è ovvio che ciascuno si attrezzi come può per garantire il massimo della partecipazione della cittadinanza”.