L’arte dei Ciclopi è il suggestivo titolo della manifestazione tenutasi sabato 29 giugno nel Parco dei Monti Sicani
Una delle testimonianze letterarie più antiche sull’arte di preparare i formaggi si trova nell’Odissea di Omero. Proprio il ciclope Polifemo viene descritto nella sua grotta a mungere pecore e capre e a cagliarne il latte. Oggi in questa parte di Sicilia sul Monte Genuardo si preparano ancora ricotta e formaggi secondo usanze millenarie. Il convegno sulla pastorizia e sulle tradizioni casearie è stato moderato da Anna Fucarino e si è tenuto nel centro visitatori delle Case del Pomo riaperto a cura dell’associazione Vivere Slow di Contessa Entellina presieduta da Nino Montalbano, anima della manifestazione.
Le tradizioni allevatoriali e casearie di questa parte di Sicilia fanno parte a pieno titolo della Dieta Mediterranea riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale immateriale. Su questo aspetto si è incentrata la relazione di Lorenzo Salvagio, presidente del club per l’UNESCO di Sciacca che si è anche soffermato sul fatto che secondo la definizione dell’UNESCO la Dieta non è un mero elenco di alimenti sani ma un insieme di conoscenze e tradizioni che riguardano le colture, la raccolta, la pesca, l’allevamento e poi la lavorazione, la cottura e la conservazione dei cibi e quindi tutti gli aspetti sociali legati al consumo dei pasti.
Anche l’addobbo della sala e del tavolo dei relatori è stato curato dai volontari dell’associazione Vivere Slow in maniera intonatissima alla più autentica tradizione della Dieta Mediterranea con l’utilizzo di piante tipiche del territorio e con l’esposizione di fruttiere in ceramica locale e vimini che contenevano piante aromatiche mediterranee come ti timo e origano.
Carolina Lala ha relazionato sui vantaggi della filiera corta mentre Gisella Diesi ha trattato gli aspetti nutrizionistici dei prodotti locali. Attilio Vinci ha parlato della comunicazione relativa ai prodotti locali e Mauro Ricci ha guidato la degustazione dei formaggi.
Alla fine nella splendido ambiente dei Monti SIcani c’è stata la degustazione della ricotta calda.