Assemblea nazionale del Parlamento sudcoreano, ha aperto la sua sessione plenaria che dovrà esaminare la mozione presentata dalle opposizioni sull’impeachment al presidente Yoon Suk-yeol, che martedì sera ha dichiarato e la legge marziale e poi ritirata dopo che il parlamento ha votato per abrogarla
Lo ha annunciato lo speaker Woo Won-shik, aggiungendo che i deputati del People Power Party, il partito al governo nel Paese, hanno deciso di non sostenere la mozione e hanno abbandonato l’aula del Parlamento con l’intenzione di boicottare il voto. Una mossa che ha l’obiettivo di fare mancare il raggiungimento del quorum dei 200 voti, le opposizioni infatti hanno 192 e hanno bisogno di 8 dissidenti del partito al governo.
Il Parlamento ha respinto quindi il disegno di legge che chiedeva l’avvio di un’indagine speciale della procura sulle accuse di corruzione che circondano la moglie del prsidente, Kim Keon Hee. Il provvedimento, sottoposto a nuova votazione dopo che il presidente Yoon Suk-yeol ha esercitato il diritto di veto a novembre, ha mancato di un soffio il via libera della maggioranza dei due terzi dell’aula richiesta per essere approvato: 198 voti a favore e 102 contrari sui 300 complessivi dell’aula, in base ai lavori trasmessi in streaming. La votazione è stata una sorta di prova generale dell’esame della mozione di impeachment del presidente Yoon, su cui sono attualmente in corso le dichiarazioni di voto.
Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, per cercare di placare gli animi, con un messaggio, aveva chiesto scusa alla nazione per la legge marziale dichiarata martedì sera e poi ritirata a causa del voto contrario del Parlamento. “Non si ripeterà più”, ha detto Yoon in un messaggio tv alla nazione, assicurando che ‘non si sottrarrà alla responsabilità legale e politica sulla dichiarazione di legge marziale’. Infine Yoon, nel breve intervento, ha assicurato che “non si sottrarrà alla responsabilità legale e politica sulla dichiarazione di legge marziale”, ma non ha offerto le dimissioni, dicendo solo che avrebbe “affidato al partito le misure per stabilizzare la situazione politica, incluso il mio mandato”.
Redazione Fatti & Avvenimenti