Un video che mostra uno dei motori scoppiare in volo, sembra smentire l’ipotesi del bird strike. Recuperata la scatola nera
Il bilancio del Boeing 737-8AS, della compagnia Jeju Air, che si è schiantato contro un muro ed è esploso dopo essere uscito di pista durante la fase di atterraggio di emergenza all’aeroporto internazionale di Muan, in Corea del Sud, a 300 km da Seul è salito a 176 morti e tre dispersi . Lo ha riferito l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, citando il servizio dei vigili del fuoco
I media locali hanno mostrato l’aereo sbandare lungo la pista, apparentemente senza il carrello di atterraggio in funzione, prima di schiantarsi contro un muro ed esplodere.
Fonti ufficiali privilegiano l’ipotesi del bird strike, ovvero uno stormo di uccelli che avrebbe colpito il velivolo, ma un video mostra chiaramente uno dei motori esplodere in volo e nessun uccello in cielo, immagini che escluderebbero lo bird strike.
Lee Jeong-hyeon, capo della stazione dei vigili del fuoco di Muan, ha affermato che ci sono varie ipotesi circa le cause dell’incidente, tra cui quella che l’aereo sia stato colpito da un cosiddetto ‘bird strike’. Mentre testimoni hanno riferito di aver sentito una “forte esplosione” e di aver visto scintille nel motore dell’aereo prima che si schiantasse, proprio come mostra il video. La scatola nera dell’aereo è stata recuperata e si sta ancora cercando il dispositivo di registrazione vocale della cabina di pilotaggio.
Funzionari del ministero dei Trasporti di Seul hanno affermato che la loro prima valutazione dei registri delle comunicazioni mostra che la torre di controllo dell’aeroporto ha emesso un ‘bird strike warning’ poco prima dell’atterraggio. Tra i passeggeri del volo c’erano due cittadini thailandesi e si ritiene che tutti gli altri fossero sudcoreani.