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Coronavirus. Dpcm, da oggi scattano le nuove misure: ecco l’elenco delle attività produttive che restano aperte


Da stamattina lunedì 23 marzo scattano le nuove misure di sospensione: garantite le attività essenziali e quelle produttive che si sono organizzate con il lavoro agile, mentre per gli alimentari il governo lascia alle regioni le decisioni

Il premier Giuseppe Conte dopo i contestati annunci fatti di notte in diretta Facebook, ieri ha firmato il nuovo Dpcm nel quale sono elencate tutte le attività produttive non strategiche che da oggi e fino al 3 aprile resteranno chiuse. Ma la data sarà sicuramente prorogata.

“Al di fuori delle attività ritenute essenziali – ha detto ieri il presidente Conte – consentiremo solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale”.

Ma vediamo nel dettaglio di cosa di tratta. Supermercati, tutti i negozi di alimentari e di generi di prima necessità continueranno a rimanere aperti, ma chiusure domenicali e orari sono lasciate alle decisioni delle singole Regioni e delle singole catene. Quasi tutti i supermercati hanno optato per l’orario ridotto nei giorni feriali, fino alle 19 o 20.

La domenica si procede in ordine sparso, con governatori che hanno già emesso ordinanze di chiusura ed altri no. Aperte ovviamente farmacie e parafarmacie.

Restano aperti anche agenzie di assicurazioni i servizi bancari, postali, finanziari e tutti i servizi pubblici come i trasporti, tabacchi e le stazioni di benzina. Esclusi inoltre dalla chiusura, giornali, tv ed edicole. Il Dpcm infine precisa che continueranno a essere consentite anche attività legate alle famiglie, quali colf, badanti e conviventi ai portieri nei condomini.

Ecco l’elenco, in tutto 80 voci, che specifica quali settori rimarranno aperti.