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Coronavirus. Un palermitano tra gli scienziati del Vaccino di Cuba: “Sarà pubblico e gratuito entro metà 2021”


Anche Cuba entro la prima metà 2021 avrà il suo vaccino per il Covid – pubblico e gratuito – e nel team dei medici che lavorano al progetto c’è anche il giovane immunologo palermitano Fabrizio Chiodo

Cuba per ragione politiche da 58 anni è sotto embargo, ma l’isolamento della piccola nazione dal resto del mondo, invece che danneggiarla l’ha fatta diventare un’eccellenza nel campo medico, con a disposizione un arsenale biotecnologico di alto livello.

La pandemia è arrivata anche a Cuba, ma qui i danni sono stati limitati: su 11 milioni di abitanti i morti sono stati 145, contro una percentuale di guariti pari al 92,5 %. I contagiati a causa dell’embargo sono stati curati con farmaci homemade, ma i medici stanno lavorando ad un vaccino anti Covid-19 prodotto in proprio e l’unico straniero che sta lavorando nel team statale cubano è Fabrizio Chiodo, 35enne siciliano di Palermo, Professore di Chimica e immunologia dei carboidrati all’Avana, con alle spalle una lunga esperienza in Spagna e poi in Olanda. Chiodo da poco è rientrato in Italia al Cnr di Pozzuoli.

Come raccontato dal medico siciliano, entro i primi tre mesi nel 2021, terminata la fase 3 della sperimentazione, anche Cuba avrà il suo vaccino, che sarà pubblico e gratuito. Il team di medici sta lavorando su quattro vaccini cubani disegnati, sviluppati e testati in sperimentazione sui 57 nella lista dell’Oms, con la quale Cuba mantiene un buon rapporto istituzionale. Fabrizio Chiodo sta lavorando al Soberana 1 e al Soberana 2, (tradotto “sovrana”), che dei quattro sono quelli più avanzati nello sviluppo.

Il Professore palermitano spiega che si sta lavorando su vaccini pre-esistenti ai quali è stato cambiato un solo “pezzettino” della formulazione. La base come adiuvante è quella del vaccino bivalente contro meningococco B e C, che ha Cuba esiste da 14 anni ed è l’unica ad averlo. Si tratta di una tecnologia altamente scalabile, dalla quale si possono produrre molte dosi e che è stabile a temperatura diverse, utile sia in ambito pediatrico che nelle persone anziane. Di fatto i cubani invece di sviluppare un vaccino tutto nuovo, hanno sfruttato qualcosa di collaudato che già c’era.

Il vaccino cubano sarà prodotto in primis per i residenti, ma l’isola essendo a guida socialista, lo distribuirà gratuitamente in tutti i paesi in via sviluppo che lo richiederanno. Ad oggi Bio Cuba Pharma ha 40 mila lavoratori ed esporta già in 48 paesi nel mondo.