⦿ Ultim'ora

Covid-19. Trovato accordo Stato-Regioni ecco le nuove regole per apertura di spiagge, parrucchieri e attività


Dopo un travagliato dibattito, nelle tarda serata di ieri è stato trovato l’accordo tra il governo e le Regioni sulle regole per l’apertura da lunedì 18 maggio, di ristoranti, bar, parrucchieri ed accesso alle spiagge

Innanzitutto è stata abolita l’autocertificazione e non sarà più necessario giustificare gli spostamenti, con le riaperture di quasi tutte le attività non avrebbe avuto più senso. Fino al 3 giugno ci si dovrà invece ancora giustificare per viaggiare da una regione all’altra, permesso solo per motivi di necessità, lavoro e salute. Inoltre sarà possibile andare a pranzo o a cena fuori con gli amici, seppur distanziati. Infine per i centri sportivi e le palestre la riapertura ipotizzata è per il 25.

Queste le regole generali valide a partire da lunedì 18 e le relative sanzioni per inosservanza.
Le attività economiche e produttive sono consentite a condizione che rispettino i contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di esercizio o in ambiti analoghi, adottati a livello nazionale.

La violazione del decreto legge sulle riaperture a cui sta lavorando il governo prevede la sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro, come già disposto dal dl 19/2020 “nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni. Le sanzioni per le violazioni delle misure disposte da autorità statali sono irrogate dal Prefetto”.

Inoltre per quanto riguarda la sanificazione resta l’obbligo per gli esercenti di Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto. Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

I gestori dovranno anche privilegiare l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione. L’area di lavoro, laddove possibile, potrà essere delimitata da barriere fisiche. Nelle aree di attesa, andranno messe a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti. Per le riunioni (con utenti interni o esterni) vengono prioritariamente favorite le modalità a distanza.

Infine c’è l’obbligo di indossare la mascherina di protezione delle vie aeree che dovrà essere utilizzata da tutto il personale dipendente e possibilmente da bambini/ragazzi sopra i 6 anni di età. E dovrà essere garantita una zona di accoglienza oltre la quale non sarà consentito l’accesso a genitori e accompagnatori.

Queste le regole per le singole attività.

Parrucchieri ed estetisti .Sarà necessaria la prenotazione obbligatoria e tempo limitato per il cliente all’interno del locale per parrucchieri, barbieri ed estetisti. Valgono sempre le norme della sanificazione dei locali, dell’informazione ai clienti e dei dispositivi di distanziamento sociale e igienizzazione delle mani per evitare il contagio. Così come il limite di almeno un metro di distanza sia tra le singole postazioni di lavoro che fra i clienti.

Mascherine dovranno essere indossate per tutto il tempo possibile compatibilmente con lo specifico servizio sia dall’operatore che dal cliente. A distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola. Vietati sauna, bagno turco e vasche idromassaggio.

Sulla spiaggia dovrà essere assicurato un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone. Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri.

In Sicilia per effetto di un’ ordinanza del Presidente Musumeci che verrà resa nota in giornata, ci saranno regole meno stringenti. Nelle spiagge siciliane la distanza di sicurezza sarà di tre metri e mezzo, molto meno dei metri previsti nel resto d’Italia, permettendo quindi di sistemare più ombrelloni e lettini.

Per quanto riguarda lo sport da praticare nelle spiagge, sono vietate le pratiche di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti. Mentre gli sport individuali come racchettoni o in acqua, nuoto, surf, windsurf, kitesurf, possono essere regolarmente praticati, ma nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Per gli sport di squadra come beach-volley, beach-soccer, invece sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

Nelle strutture ricettive alberghiere, complementari e negli alloggi in agriturismo bisognerà garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita.

Per Bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e per l’attività di catering, è previsto che gli esercenti forniscano un’adeguata informazione ai clienti anche stranieri, possano rilevare la temperatura corporea e impedirne l’accesso se superiore a 37,5 gradi.

Si dovrà privilegiare l’accesso tramite prenotazione nei locali con posti a sedere e assicurare un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti: “Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet”.

Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, si dovrà consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.

Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro. La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti. La consumazione a buffet non è consentita.

Inoltre, il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo. Sarà necessario favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.

La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo. I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo. Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc).

Infine regole anche per l’apertura al pubblico degli Uffici. Resta come per tutti gli altri luoghi aperti al pubblico l’obbligo di informazione, di sanificazione dei locali, di mantenimento della distanza minima di un metro. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.