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Covid. Ospedale ‘Cervello’ Palermo, d.ssa Maniscalchi: “qui tante persone ricoverate con 3° dose, lo confermo”

“Abbiamo qui diverse persone con la terza dose, lo confermo. Alcuni li rimandiamo a casa, dopo la terapia, altri restano in reparto e ci sono i fragili che possono subire un discreto coinvolgimento polmonare, nonostante la protezione”

A parlare – come riporta LiveSicilia – è la dottoressa Tiziana Maniscalchi, primario dell’ospedale “Cervello” di Palermo, che conferma che per i contagiati da Covid, ci sono più ricoveri con la terza dose ed anche con la quarta. Nel pronto soccorso Covid dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo, aggiunge la d.ssa Maniscalchi “I ricoveri aumentano, ovunque e anche da noi, ieri, per esempio, abbiamo registrato circa cinquanta accessi”.

Il primario dell’ospedale “Cervello” aggiunge:La terza dose del vaccino è fondamentale, se non ci fosse, staremmo assistendo a un massacro. Abbiamo qui diverse persone con la terza dose, lo confermo. Alcuni li rimandiamo a casa, dopo la terapia, altri restano in reparto e ci sono i fragili che possono subire un discreto coinvolgimento polmonare, nonostante la protezione. Chi sono i soggetti più a rischio? Tutti quelli che hanno fatto la terza dose più di 120 giorni fa e che abbiano delle comorbilità. Pensiamo agli anziani, agli oncologici, ai trapiantati. Il paziente trapiantato, purtroppo, è quello più in bilico di tutti”.

La d.ssa Maniscalchi infine dice che non è possibile fare previsioni per il futuro “perché siamo davanti a un virus quasi inafferrabile che varia continuamente, dunque non sappiamo con certezza in che forma si presenterà domani. Abbiamo il problema di tanti cluster ospedalieri. La buona notizia è che i colleghi, tutti protetti con la terza somministrazione, non sono ricoverati”.