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Cremlino: “Negoziamo solo con Usa, Zelensky presidente illegittimo. Kiev zona cuscinetto senza armi o sparirà”

L’Ucraina deve essere “una zona cuscinetto neutrale oppure la guerra continuerà fino a quando la sua stessa esistenza sarà in discussione. O l’Ucraina accetta le nostre condizioni o corre il rischio di sparire dalla carta geografica”

Lo ha affermato in una intervista Dmitrij Suslov, consigliere di politica estera del Cremlino e direttore del Centro di studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di economia. “Noi in prima battuta non negozieremo con l’Ucraina ma solo con gli Stati Uniti. Per la Russia Zelensky è un presidente illegittimo. Se arrivassimo a un’intesa preliminare con gli americani, allora la Russia potrebbe accettare una tregua. Quindi, in successione, fine dei combattimenti, nuove elezioni in Ucraina e solo dopo conclusione di un accordo con il nuovo governo e il nuovo presidente”. ha affermato Suslov.

“Per la Russia è inaccettabile non solo l’adesione alla Nato ma anche ogni tipo di cooperazione concreta con i Paesi occidentali. L’Ucraina deve rimanere militarmente debole, zona cuscinetto senza partnership, senza forniture d’armi, senza manovre militari congiunte, senza addestramento delle sue truppe da parte degli istruttori occidentali e senza forze militari straniere schierate sul terreno. Deve essere genuinamente neutrale”.

“La presenza di forze straniere sul terreno in Ucraina per noi sarebbe una falsa partenza: non se ne parla neppure, che siano della Nato o dell’Onu, di Cina o Turchia”, risponde  Suslov alla domanda sullo schieramento di una forza di interposizione per garantire una eventuale tregua tra Kiev e Mosca. 

E sulla domanda su cosa si aspetta la Russia dal nuovo presidente americano, dice: “Con la nuova Amministrazione non cambia nulla di fondamentale nei nostri rapporti. La Russia continuerà a essere percepita come avversaria degli Stati Uniti, le relazioni saranno ancora conflittuali e rimarrà molto difficile risolvere la questione Ucraina. Ci aspettiamo nuove sanzioni americane, ulteriori pressioni e ricatti, altre misure punitive. Ci sono tuttavia due cambiamenti cruciali rispetto all’Amministrazione Biden. Il primo è che Trump vuole finire la guerra in Ucraina il prima possibile e non persegue la sconfitta militare russa. Questo conferma che l’obiettivo americano di mettere la Russia in ginocchio è fallito. Il secondo è che la nuova Amministrazione è pronta a riprendere la diplomazia diretta. Sotto Biden non c’era alcun contatto regolare tra i due Paesi, tranne incontri sporadici tra i capi delle due intelligence su aspetti tecnici. Trump vuole ripristinare i contatti a tutto campo, anche al più alto livello, compresi quelli tra i leader e su questo ci aspettiamo un annuncio tra breve. Tornare alla normalità è una scelta di buon senso, la diplomazia è più importante tra avversari che tra amici».

Ed ancora: “L’Ucraina è una zona cuscinetto neutrale, oppure la guerra continuerà fino a quando la sua stessa esistenza sarà in discussione. Ripeto, il nostro rifiuto alla presenza di una forza di interposizione non è negoziabile. Si potrà discutere sulla dimensione delle forze armate ucraine, su cosa sia permesso o meno: per esempio sì alle forniture di munizioni d’artiglieria, no a quella di ogni tipo di missile”.

Infine conclude: “Anche se i negoziati con gli americani dovessero fallire, noi pensiamo che gli aiuti militari all’Ucraina siano destinati a diminuire, perché Trump e i repubblicani insisteranno sugli europei perché aumentino le loro forniture. Ma non credo che questi vorranno o saranno in grado di farlo. Le dico sinceramente, o l’Ucraina accetta le nostre condizioni, ovvero corre il rischio di sparire dalla carta geografica”.