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Cremlino smentisce offerta USA del 20% del territorio ucraino per pace: “Operazione militare speciale continua per sicurezza nuove regioni russe”

Le tesi secondo cui gli Stati Uniti avrebbero offerto il 20% del territorio dell’Ucraina in cambio della pace sono totalmente falsi, lo ha detto oggi ufficialmente il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov

La notizia era saltata fuori dal quotidiano svizzero Neue Zurcher Zeitung, secondo cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrebbe incaricato il capo della CIA di scoprire se la Russia e l’Ucraina fossero pronte per i negoziati. Secondo il giornale, Washington avrebbe offerto ai russi il 20% del territorio ucraino in cambio della pace, ma Mosca e Kiev non sarebbero state soddisfatte di tale opzione.

“È una bugia”, ha detto venerdì il portavoce del Cremlino quando gli è stato chiesto di commentare le notizie apparse su vari media secondo cui il direttore della Central Intelligence Agency (CIA) William Burns avrebbe trasmesso tale proposta a Mosca.

Peskov ha inoltre smentito senza se e senza ma la tesi secondo cui Burns avrebbe visitato Mosca a gennaio per incontrare il presidente russo Vladimir Putin: “A gennaio? Tutte queste notizie sono una bugia”, ha detto il portavoce.

Sempre oggi Dmitry Peskov ha inoltre affermato che le nuove regioni della Russia – Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia – non sono ancora completamente protette dalle minacce delle truppe ucraine, quindi l’operazione militare speciale continua. Allo stesso tempo, per il portavoce, la Crimea è già protetta in modo affidabile.

La dichiarazione di Peskov riguardo la Crimea arriva inoltre nel giorno in cui è stato alzato il livello di allarme di minaccia terroristica – adesso è livello giallo –  a tempo indeterminato nei comuni della Crimea nelle vicinanze del ponte di Crimea e nelle aree di confine. La notizia è riportata da Tass, citando il capo della Crimea, Sergey Aksyonov.