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Da Erice dati confortanti per il turismo in Sicilia: bene il 2018 con arrivi in crescita del 2,9% e boom per i B&B


Si è svolta ad Erice una due giorni, degli Stati generali del turismo, organizzata dalla Regione Siciliana, per mettere a confronto esperti, operatori e rappresentanti delle istituzioni e i dati emersi sono incoraggianti

Sulla delicata questione si sono confrontati esperti, operatori e rappresentanti delle istituzioni, con in testa il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che ha ricordato come, per la prima volta, l’amministrazione si sia dotata di un Programma triennale di sviluppo turistico. “La Regione, ben consapevole del valore strategico del settore turistico e delle sue infinite opportunità ha potenziato gli investimenti, creato le sinergie per un miglioramento generale del sistema”. Poi ha aggiunto: “ è stato avviata la programmazione triennale degli eventi, in modo da rendere pienamente fruibile in tutte le stagioni dell’anno il calendario degli appuntamenti. In questo modo favoriamo anche la destagionalizzazione”.

Secondo gli esperti, in Sicilia nel 2018, si è registrato un aumento del 2,9% dei flussi turistici, cioè, sia di arrivi (oltre 140 mila in più) che di presenze (oltre 430 mila pernottamenti in più), rispetto al 2017. Il dato di fatto conferma il consolidando della ripresa che si era registrata negli anni precedenti. Le presenze risultano in crescita negli esercizi alberghieri (+1,5 per cento), ma soprattutto in quelli extra-alberghieri (+8,9%).

In quest’ultima tipologia di esercizi, il numero degli arrivi è cresciuto del 6,5 per cento e le presenze arrivano a 3 milioni (+8,9 per cento sul 2017) mentre un milione e 100 mila sono gli arrivi (+6,5 per cento), con una permanenza media di 2,9 notti. Negli esercizi alberghieri, invece, le presenze sfiorano i 12 milioni e gli arrivi si assestano a oltre 3 milioni 800mila. In media la permanenza negli alberghi si conferma pari a 3,1 notti per cliente.

Da Erice dunque, arrivano dati confortanti per il turismo in Sicilia, con un settore in salute… almeno sulla carta.