Approvati ieri gli emendamenti al decreto sicurezza bis: arresto in flagranza del comandante della nave in caso di resistenza o violenza contro una nave da guerra, sanzioni da 150mila a un milione di euro per le imbarcazioni che violino il divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali e confisca delle navi
Per il Ministro dell’Interno è una grande vittoria, il risultato non era scontato, fino a pochi giorni fa infatti, si temeva che gli emendamenti potessero non passare. Ma stavolta invece il Movimento 5 stelle, ha votato a favore ed anzi ha contribuito all’inasprimento delle pene. È dei pentastellati infatti l’emendamento che prevede che le navi sequestrate in via cautelare possano essere subito affidate alle forze dell’ordine o armate (Polizia, Capitaneria o Marina militare) e che con la confisca definitiva diventino di proprietà dello Stato.
Da oggi dunque, con l’approvazione delle modifiche al decreto, per le Ong che non lo rispetteranno, le conseguenze saranno molte dure. Il nuovo emendamento nel dettaglio prevede l‘arresto obbligatorio per il comandante di una nave, nel caso di resistenza o violenza a una nave da guerra. Le multe per le navi che trasgrediscono il diritto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali saranno da un minimo di di 150 mila euro fino a 1 milione di euro, mentre prima le multe andavano dai 10 ai 50 mila euro. A questi emendamenti presentati dalla Lega, si aggiunge quello del M5S della confisca definitiva delle navi.