⦿ Ultim'ora

Da oggi in vigore riforma del 2017 sull’uso contanti: controlli su prelievi oltre 1000 euro: ecco cosa si rischia


Da oggi 2 settembre, entra in vigore una riforma voluta e votata nel 2017 dal governo a guida PD di Paolo Gentiloni con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che mira a controllare l’uso dei contanti

La misura fu inserita nella riforma del 2017 ma con data di entrata in vigore a settembre del 2019. La norma prevede l’invio delle comunicazioni su prelievi e versamenti presso banche, Poste, istituti di pagamento all’Uif, l’unità di informazione finanziaria incardinata presso la Banca d’Italia, che si occuperà di effettuare controlli sull’uso “anomalo” di contanti.

L’Uif con questa misura, sarà in grado di conoscere il nome di chi ritira o versa banconote per oltre 10mila euro complessivi in un mese. La comunicazione dovrà essere inviata, ha chiarito la stessa Uif, anche se si supera il tetto dei 10mila euro attraverso più operazioni singolarmente pari o superiori a 1.000 euro. Il primo invio dovrà essere effettuato entro il 15 settembre 2019 e riguarderà i dati riferiti ai mesi di aprile, maggio, giugno e luglio.

L’obbiettivo della legge è quello dell’eliminazione dei contanti, che in Italia restano ancora molto usati, rispetto agli altri paesi europei. Di fatto un pallino fisso della sinistra da sempre contrastato dalle destre, Matteo Salvini ad esempio, pochi mesi addietro aveva addirittura avanzato l’idea di eliminare la soglia di mille euro sul prelievo del contanti, ma non se ne fece nulla per l’opposizione dei 5 stelle.

L’Uif precisa che non sarà una segnalazione automatica di operazione sospetta ma darà un’arma in più alle autorità per controllare situazioni anomale.

Un recente studio dell’Uif, ha rilevato che i contanti sono usati maggiormente al Sud per una questione di arretratezza finanziaria e tecnologica ma gli usi anomali sono concentrati al Centro Nord, dove l’economia muove risorse maggiori.