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De Luca è già in campagna elettorale e crea il “Movimento Meridionalista”: non farò il secondo a nessuno


L’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, ormai proiettato alla conquista della Presidenza della Regione, annuncia che creerà il suo “Movimento Meridionalista” e che a breve inizierà il tour elettorale nell’isola


“Tra qualche giorno comincio il mio tour dell’Isola, – dice De Luca in conferenza stampa all’Assemblea siciliana stiamo lavorando alle liste: l’approdo finale è la creazione di un movimento meridionalista e autonomista senza alcun pregiudizio di dialogo. Le nostre proiezioni ci danno in una forchetta tra il 15 e il 20 per cento”.

Dopo le dimissioni da sindaco di Messina, De Luca è ufficialmente candidato alla presidenza della Regione siciliana, acuendo ancor di più i problemi nella coalizione di centro destra, già dilaniata dalle lotte intestine, tra Nello Musumeci e Gianfranco Micchichè.

L’ex sindaco Messina sa di potere contare su una fascia di popolazione – che secondo i suoi calcoli oscilla tra tra il 15 e il 20% – che stanca dai “balletti” della politica in generale, vede nell’estroso De Luca il Presidente ideale.

Il neo candidato alla poltrona più alta della Sicilia, per sgomberare il campo da ogni illazione precisa: “Lo dico subito: non mi ritiro e non faccio il secondo a nessuno, nonostante qualcuno me lo abbia proposto. Sono corteggiato, ma non faccio il profumiere, – spiega De Luca – non mi sto mettendo in vetrina perché devo essere cercato. Da solo rappresento un polo, dall’altro c’è quel che resta del centrodestra e poi il Pd e M5s, che se si presentano uniti forse hanno qualche possibilità di vincere altrimenti vinco io”. Un’analisi che non fa una piega.

Ma De Luca va oltre e per mano del deputato Danilo Lo Giudice del movimento “Sicilia Vera” che fa capo allo stesso De Luca, depositata all’Ars una mozione di sfiducia contro l’attuale presidente della Regione: “Dopo 4 anni anni Musumeci consegna una Sicilia peggiore di quella che ci lasciò Crocetta. – Si legge nel documento – Abbiamo presentato una mozione di sfiducia, dove abbiamo evidenziato alcune lacune di questo governo, solo alcune perché l’elenco sarebbe lunghissimo. Incontreremo tutti i gruppi parlamentari, se servirà fare delle modifiche che si facciano pure. Ma basta con Musumeci. Ci sono faide interne nel centrodestra che non consentono più di governare. C’è una condizione di assoluta instabilità, gli ultimi mesi serviranno solo per spartizione di torte e poltrone di sottogoverno”.