Questa mattina è stato depositato in Cassazione il quesito referendario sulla cittadinanza, che si chiama Figlie e Figli d’Italia, che mira a ridurre da dieci a 5 anni il termine di residenza legale ininterrotta in Italia per diventare cittadino italiano
Al deposito del quesito, oltre a Riccardo Magi, segretario di +Europa erano presenti anche Simohamed Kaabour di Idem Network, Daniela Ionita di Italiani Senza Cittadinanza, Benedetto Della Vedova, deputato di +Europa, Francesca Druetti e Pippo Civati di Possibile, Enzo Maraio del Psi, Matteo Hallissey di Radicali Italiani, Stefano Galieni di Rifondazione Comunista, Sonny Olumati, autore e coreografo.
“Abbiamo depositato questa mattina in Cassazione il quesito referendario sulla cittadinanza, che mira al ritorno al termine di 5 anni di soggiorno legale ininterrotto in Italia ai fini della presentazione della domanda di concessione della cittadinanza per i cittadini maggiorenni stranieri”, ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi, dopo avere depositato il quesito referendario per ridurre da dieci a 5 anni il termine di residenza legale ininterrotta in Italia per diventare cittadino italiano.
Il quesito intende abrogare una delle norme della legge del 1992 senza entrare nel merito di ius soli o ius scholae e consentire ai residenti immigrati adulti e bambini figli di stranieri di fare richiesta e ottenere la cittadinanza dopo 5 anni di permesso.
Nulla di nuovo per il partito di Emma Bonino che come ammesso dal segretario nazionale del partito, Benedetto Della Vedova, la campagna elettorale di alcuni candidati di +Europa è stata finanziata direttamente dal controverso miliardario statunitense George Soros, colui che a dire di molti è favorevole alle ondate incontrollate di immigrati.
L’ammissione dal segretario nazionale del partito, Benedetto Della Vedova, è arrivata in risposta all’accusa dell’ex alleato Carlo Calenda, leader di Azione, che in un’intervista a Bruno Vespa, ha affermato di sapere con certezza che il movimento della Bonino nelle ultime elezioni avrebbe ricevuto da Soros 1,5 milioni di euro a condizione di non rompere l’alleanza col PD e fare fronte comune contro la destra. Della Vedova ha smentito l’esistenza di finanziamenti diretti al partito ma ha ammesso che “alcuni candidati di +Europa hanno ricevuto un contributo diretto da parte di George Soros per le spese della campagna elettorale”.
Redazione Fatti & Avvenimenti