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Dissequestrata Open Arms, 64 migranti sbarcano da Mare Jonio e Salvini indagato, il Senato come voterà?


Il nuovo governo tra M5S e PD, con l’appoggio di LEU, non si è ancora insediato, ma già l’ormai ex Ministro dell’Interno Salvini, che ieri ha salutato i dipendenti del Viminale, denuncia “indagini contro di lui” da parte della magistratura

Con il saluto dei dipendenti del Viminale da parte di Matteo Salvini, il clima politico e culturale sembra essere già cambiato, forse così tanto da far “ritentare” alla magistratura quello che non era riuscito grazie al voto del Senato contro l’autorizzazione a procedere per la prima “indagine per sequestro di persona” del caso Diciotti. Del resto il PD con il Movimento 5 Stelle in sede di trattativa era stato chiaro: “cambiare radicalmente la politica di Matteo Salvini nei confronti delle Ong e dei migranti”.

Il Gip del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha disposto il dissequestro della nave Open Arms delle Ong spagnola che però non potrà tornare al suo “lavoro” perché la Procura nulla può sul sequestro amministrativo che rimane in vigore. La nave ricordiamo, lo scorso 20 agosto era stata sequestrata dalla Procura, dopo una ispezione a bordo del Procuratore Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella.

Contemporaneamente intorno alla mezzanotte di ieri sera 64 migranti sono stati fatti sbarcare dalla Mare Jonio e trasportati da una motovedetta della capitaneria di porto sul molo Favaloro che è zona militare, inibita a civili e giornalisti. Un atto firmato dal ministro Matteo Salvini solo per le donne, alcune delle quali incinte, i bambini e i loro familiari, oltre ai clandestini con problemi sanitari.

Sulla Mediterranea Saving Humans, nave dei centri sociali e di Fratoianni, rimangono altri 34 naufraghi, a cui al momento è stato negato l’ingresso nelle acque territoriali, ma che si intuisce a che a breve saranno fatti sbarcare. La Ong infatti sollecita una soluzione che possa consentire l’attracco della nave a Lampedusa o in qualche altro porto italiano. “Chiediamo, con forza, che questi naufraghi, insieme all’equipaggio, possano sbarcare il prima possibile”.

Fin qui la cronaca degli sbarchi, a cui si aggiunge quella giudiziaria. Il giudice Zammuto della Procura agrigentina infatti, ha ipotizzato il reato – al momento – contro ignoti, di “rifiuto di atti di ufficio in relazione alla mancata evacuazione della nave della Ong spagnola”, disponendo nel contempo la restituzione della Open Arms alla Ong spagnola ravvisando che “non sussistono, dopo l’evacuazione e il soccorso dei migranti, esigenze probatorie anche in considerazione del fatto che non si ascrive all’organizzazione e all’equipaggio alcuna responsabilità”.

Il Gip Zammuto inoltre, nella sua indagine, sostiene che i migranti sono stati trattenuti con “illecita e consapevole privazione della libertà personale”, sottolineando che sussiste il fumus del reato di sequestro di persona da parte dei pubblici ufficiali in corso di identificazione, sulla base del fatto che il Tar aveva sospeso il divieto di ingresso in acque territoriali e i migranti sono, quindi, stati trattenuti indebitamente dal 14 agosto ed è stato omesso il preciso obbligo di individuare un porto sicuro spettante all’Open arms”.

Anche se al momento il fascicolo d’inchiesta è contro ignoti, appare chiaro che il bersaglio è Matteo Salvini, che infatti sentendosi tirato in causa, sulla sua pagina facebook ha detto: “Porti chiusi a scafisti e ong, in arrivo un’altra indagine contro di me per sequestro di persona per il caso Open Arms. Nessun problema, nessun dubbio, nessuna paura. Difendere i confini e la sicurezza dell’Italia per me è stato, è e sarà sempre un orgoglio!”

C’è quindi forse da aspettarsi un procedimento analogo a quello avviato per il caso Diciotti, ma questa volta il Senato – e soprattutto il M5S – come voterà?