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Dissesto idrogeolico, incontro Comune-Regione, Musumeci: le case sul Cansalamone sono un crimine


Ieri pomeriggio si è tenuto un incontro a Palazzo d’Orleans sede della Regione Siciliana, tra una delegazione del Comune di Sciacca ed il presidente Nello Musumeci

Durante l’incontro durato circa due ore, coordinato dal governatore Musumeci, si è discusso degli interventi contro il dissesto idrogeologico da realizzare a salvaguardia della popolazione e delle attività commerciali e agricole nel Comune di Sciacca. Presenti anche il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti, il dirigente generale del Dipartimento tecnico della Regione Salvatore Lizzio, il responsabile dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico Maurizio Croce e l’ingegnere capo del Genio civile di Agrigento Duilio Alongi.

Per il Comune di Sciacca, c’era il sindaco Francesca Valenti, con alcuni assessori e il responsabile dell’Ufficio tecnico Aldo Misuraca.

L’incontro segue di fatto la visita del presidente della Regione della scorsa settimana a Sciacca, durante la quale fu fatto un sopralluogo nelle zone maggiormente colpite dai nubifragi delle ultime settimane, con particolare attenzione al torrente Cansalamone, soggetto ormai costantemente, quando le condizioni meteorologiche sono particolarmente critiche, a ripetute esondazioni. Musumeci ha ovviamente “notato”  i piloni del ponte che poggiano scoperti sul letto del torrente. Oltre al Cansalamone, rilevate anche le ataviche criticità dei torrenti Bagni, Bajata e Bellapietra.

Il commento del Presidente della Regione alla visone dello scempio di costruzioni sul Cansalamone è stato durissimo: “Gli interventi consentiti in passato sull’alveo del Cansalamone e nell’area adiacente costituiscono un vero e proprio crimine”, ed ancora : “Quella parte del territorio non andava urbanizzata. E oggi quel quartiere rimane altamente vulnerabile, esposto a costante rischio per chi vi abita”. Infine: “La Regione farà il possibile per ridurre, con alcune opere a monte, la quantità di acqua che scende su quella zona, ma il danno è quasi insanabile. Se potessi, manderei in galera chi quelle opere le ha progettate e realizzate!”.

Nel corso della riunione, si è fatto il punto sullo stato dell’arte dei progetti che la Regione metterà in campo, nel breve e nel medio periodo.

Quattro gli interventi che curerà il dipartimento regionale della Protezione civile, nella qualità di soggetto attuatore dell’Ordinanza 458/2017 del Consiglio dei ministri per fronteggiare l’emergenza meteorologica del 2016 nell’Agrigentino.

Quello più corposo, con 490mila euro, riguarda il Cansalamone per la pulizia immediata dell’alveo – almeno fino alla strada statale 115 – e delle caditoie. A seguire, una volta completata la verifica idraulica, si procederà alla realizzazione di alcune opere che possano ridurre il rischio, agevolando lo smaltimento delle acque piovane, attraverso i canali esistenti, nella zona a monte della rotonda “Buenos Aires” e sulla sponda sinistra sulla via Cansalamone.

Un secondo progetto in corso di redazione, di 375mila euro, prevede la risagomatura dell’alveo del torrente Bagni, la pulizia e la demolizione di alcuni ponti. Proprio nella prossima settimana è prevista una riunione con i privati proprietari delle aree coinvolte (strade, ponti e parcheggi).

Altra opera (90mila euro) in dirittura d’arrivo è quello che punta alla manutenzione straordinaria dell’alveo del torrente Baiata nella contrada Raganella. A fine mese è stata già convocata la conferenza dei servizi con gli enti competenti e una volta avuto l’ok potrà andare in gara. Ultimo progetto, in fase di redazione, concerne la sistemazione della foce del torrente Bellapietra per la riduzione dei rischi idraulici residuali, per il quale sono disponibili duecentomila euro.

Per la pulizia del torrente San Marco, con oltre duecentomila euro, interverrà invece con lavori di somma urgenza il Genio civile. E sempre lo stesso Ufficio ha già predisposto il progetto per la sistemazione della Foce di mezzo (250mila euro), la cui gara verrà curata dalla struttura commissariale per il dissesto idrogeologico.