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Donna aggredita dai randagi: Comune di Sciacca condannato a risarcirla


Il Tribunale Civile di Sciacca ha condannato il Comune di Sciacca a risarcire i danni e le lesioni subite da una donna di Caltabellotta, rimasta vittima di una aggressione da parte di un cane randagio, nelle campagne di Sciacca, nell’anno 2013.

È quanto ha stabilito il Giudice, Dr. Filippo Marasà, con la sentenza n. 103/2017, pubblicata lo scorso 7 marzo, accogliendo la richiesta di risarcimento avanzata dai legali dello Studio Legale Marciante di Sciacca, Giuseppe Venezia e Filippo Marciante, che hanno patrocinato il giudizio della signora Giuseppa Marciante La Bella, di anni 49, residente a Caltabellotta.

La sentenza afferma la piena ed esclusiva responsabilità del Comune di Sciacca in relazione all’incidente occorso alla signora stabilendo il principio della “omessa sorveglianza delle attività volte ad impedire la presenza di un cane vagante o randagio in una zona ricadente nel proprio territorio di competenza”.

Il Comune di Sciacca, costituitosi in giudizio con i propri legali, aveva negato ogni risarcimento sostenendo di avere svolto specifica attività contro il randagismo ed investito somme a tale fine, ed eccependo che la responsabilità gravava in solido “tra Comune e Asp territorialmente competente”.

Il Giudice ha, invece, accolto la tesi degli avvocati della malcapitata signora, condannando l’Ente anche al pagamento delle spese legali e di consulenza.

“Questa sentenza, affermano gli avvocati Marciante e Venezia, servirà a chiarire meglio la responsabilità dei Comuni nel caso di danni causati da cani randagi o vaganti e, soprattutto, potrà essere utilizzata da tutti i cittadini vittime di tali disavventure”.