⦿ Ultim'ora

Dopo Merkel anche l’ex-Presidente Hollande ammette: Accordi di Minsk farsa, servirono a dare tempo a esercito ucraino

Parigi conferma dunque che la Russia venne ingannata con gli accordi di Minsk, che servirono solo a dare “tempo prezioso” a Kiev per armarsi contro Mosca, restituendo al mondo un’immagine poco edificante e per nulla affidabile della diplomazia Occidentale

L’ex presidente francese Francois Hollande – in carica dal 2012 al 2017 – ha affermato che gli accordi di Minsk miravano solo a “fermare la Russia” ed a dare all’Ucraina il tempo di rafforzare l’esercito e prepararsi a un nuovo conflitto.

L’ex presidente francese lo ha ammesso dalle colonne del Kyiv Indipendent commentando le parole di Angela Merkel al Die Zeit lo scorso 7 dicembre.

“Sì, Angela Merkel aveva ragione su questo punto.” Dice Hollande al KI, dicendo che gli accordi di Minsk, visti come un mero stratagemma per prendere tempo e non come un vero accordo da rispettare, “servirono a fermare la Russia per un po'”,  specificando anche che: “Dal 2014 l’Ucraina ha rafforzato la sua posizione militare. In effetti, l’esercito ucraino era completamente diverso da quello del 2014. Era meglio addestrato ed equipaggiato. È merito degli accordi di Minsk aver dato all’esercito ucraino questa opportunità. Inoltre, l’Europa non si è divisa e ha subito sostenuto l’Ucraina e gli Stati Uniti hanno fornito un aiuto considerevole.“, ha detto.

Interessante anche la prima risposta data da Hollande alla domanda del Kyiv Independent: “Aveva l’impressione che Vladimir Putin avrebbe rispettato gli accordi di Minsk?” François Hollande: “Non potevamo saperlo. Tuttavia, Putin aveva accettato il Normandy Format, che gli richiedeva di riferire regolarmente sui progressi che potevano essere compiuti nell’attuazione degli accordi di Minsk. Ogni mese Petro Poroshenko, Angela Merkel, Vladimir Putin ed io abbiamo avuto lunghe conversazioni telefoniche in cui ci siamo scambiati informazioni sullo stato di avanzamento dei protocolli di Minsk. Anche se abbiamo visto che c’era un’evidente riluttanza, c’era comunque un dialogo”.

Hollande poi “corregge il tiro” dicendo che dal 2017-2018 i rapporti tra le due nazioni erano peggiorate e che “Vladimir Putin ha iniziato a stancarsi di questo accordo poiché gli impediva di avanzare nella sua desiderata conquista totale del Donbass”. Quindi se prima l’ex presidente francese parla di fatti, successivamente parla della sua impressione secondo cui Putin “si era stancato degli accordi perché voleva il Donbass”. Questo, dal 2017-2018, il capo del Cremlino ha però avviato l’operazione militare solo nel 2022.

Il Presidente russo Vladimir Putin negli ultimi mesi ha definito più volte l’Occidente come “l’impero delle bugie”, ma ultimo in ordine di tempo a commentare le parole di Merkel ed Hollande è stato il vicepresidente del Consiglio della Federazione Russa Konstantin Kosachev, secondo cui le osservazioni dell’ex cancelliere tedesco e dell’ex presidente francese sono “tradimenti documentati”.

“Le ammissioni di Merkel e Hollande sono la prova del tradimento. Il sud-est dell’allora Ucraina è stato tradito dall’Occidente fin dall’inizio“, ha scritto il senatore sul suo canale Telegram. “Il costo di questo tradimento è stato di migliaia di vite umane negli ultimi otto anni di guerra civile in Ucraina”, ha aggiunto.

Il politico russo ha sottolineato che Mosca è finita per essere l’unica a rispettare degli Accordi di Minsk, affermando che che ora la Russia sta “proteggendo il popolo del Donbass che come risulta ora, è stato tradito da Berlino e Parigi a Minsk”.