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Draghi ha deciso: “La terza dose del vaccino sarà necessaria. Si procederà per importanza, fragilità ed età”


“La terza dose sarà necessaria. Da quel che si capisce e da quel che il ministro Speranza ha detto, sarà necessaria specialmente per certe categorie. Come al solito si procederà in ordine di importanza, di fragilità, di vulnerabilità, di età, per differenti categorie”

Questa la risposta chiara e netta ai giornalisti, del presidente del Consiglio Mario Draghi ad una precisa domanda sulla terza dose del vaccino Covid, a margine della conferenza del Consiglio europeo. Draghi ha precisato che come in passato si procederà per importanza, fragilità ed età. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro: “siamo ancora in pandemia, serve prudenza”.

Dunque il governo avrebbe già deciso la linea da seguire nei prossimi mesi, in un Paese dove l’ottanta per cento, – da fonti ufficiali – avrebbe già ricevuto le due dosi e un venti per cento di zoccolo duro non avrebbe fatto e pare non è intenzionato a fare la prima dose, figuriamoci la terza.

Il premier ha anche fatto il punto sulla situazione italiana confrontandola con quella degli Paesi europei: “I contagi sono molto più in salita in altri paesi europei. Finora in Italia i contagi sono maggiori rispetto a pochi giorni fa, bisogna capire se sono maggiori perché il numero di tamponi è aumentato o se è il prodotto di una diffusione. Noi abbiamo vaccinato di più rispetto ad altri paese europei e rispetto all’Inghilterra abbiamo mantenuto cautele come la mascherina e il distanziamento. I cittadini hanno fatto del loro meglio, con grande senso di responsabilità”.

Sulla stessa linea Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) che durante la conferenza stampa per la presentazione dei dati settimanali ha chiarito: “Siamo ancora in pandemia anche se fortunatamente la circolazione del virus è più limitata che in altri Paesi e in Italia siamo in una fase molto positiva”. Poi ha aggiunto: “Ma questo è stato possibile perché abbiamo adottato comportamenti di prudenza. L’obiettivo è tornare alla piena socialità ma in questo momento la cosa migliore è sforzarsi di mantenere la curva più bassa possibile, aumentare le vaccinazioni e mantenere le attività aperte come la scuola”.

Il presidente dell’Iss inoltre si è detto sicuro dell’efficacia dei vaccini nel contrastare la pandemia: “Sia per la variante alfa che delta l’efficacia del vaccino anti-Covid rimane molto elevata contro ospedalizzazioni e decessi e anche per quanto riguarda il contrarre l’infezione”.

Infine Brusaferro ha espresso timore per le nuove mutazioni del virus: “Sulla nuova variante Delta plus ci sono al momento in Italia numeri di sequenze limitati, presenti in molte regioni. Tutto il sistema è in questo momento allertato. Sono stati fatti 86 sequenziamenti al 19 ottobre e sono distribuiti un po in tutte le Regioni”.