Draghi si è dimesso rimarrà in carica per sbrigare gli “affari correnti”: ecco cosa potrà fare e cosa no

Il governo Draghi dimissionario potrà continuare a sbrigare gli “affari correnti” e i limiti del mandato saranno specificati in una direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri

Dopo le dimissioni di Mario Draghi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato per questo pomeriggio i presidenti di Camera e Senato che “in base all’articolo 88” della Costituzione regolamenta lo scioglimento del Parlamento. Draghi resterà in carica fino all’insediamento del nuovo governo che verrà eletto nelle imminenti votazioni che si terranno il 25 settembre prossimo.

Il governo dunque resterà in carica ma solo per continuare a sbrigare gli “affari correnti”, un perimetro di azione entro il quale il presidente del Consiglio dimissionario dovrà muoversi, che sarà stabilito come è consuetudine, da una direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri, probabilmente tramite un dpcm. Il Consiglio dei Ministri dovrebbe riunirsi già questa sera dopo che i Presidenti delle Camere saranno stati ricevuti al Quirinale, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione sullo scioglimento della diciottesima legislatura.

ECCO COSA IL GOVERNO DIMISSIONARIO POTRA’ FARE

ECCO COSA NON POTRA’ FARE