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Droni Hezbollah contro la casa di Netanyahu a Cesarea: il premier non c’era. Non ci sarebbero feriti

I droni lanciati da Hezbollah libanesi contro Israele avevano l’obiettivo di colpire l’abitazione privata del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Cesarea

A riferirlo, prima della conferma ufficiale, è stata l’agenzia di stampa qatariota Al Araby, citata dal quotidiano israeliano ‘Ha’aretz’. Secondo quanto riferiscono le forze di difesa israeliane (Idf), un drone proveniente dal Libano ha colpito la città costiera di Cesarea, dove ha residenza il premier Benjamin Netanyahu, e altri due sono stati intercettati. aggiungendo che un drone identificato come proveniente dal Libano ha colpito una “struttura” nella città di Cesarea, nel centro di Israele, senza però fornire precisazioni se ad essere colpita sia stata la casa del premier.

L’agenzia di stampa del Qatar, Al Araby, riporta che l’obiettivo del drone lanciato oggi dal Libano sulla città israeliana di Cesarea, a nord di Tel Aviv, era “la residenza personale del primo ministro Benjamin Netanyahu”. Al momento non ci sarebbero feriti, mentre altri due droni sono stati intercettati. I media israeliani stanno segnalando lo spiegamento di aerei da guerra ed elicotteri a Cesarea, situata a sud di Tel Aviv.

Poco dopo anche l’ufficio del premier israeliano ha confermato che l’abitazione privata del premier è stata bersaglio oggi di un attacco con drone proveniente dal Libano. In una breve dichiarazione, l’ufficio precisa che né Netanyahu né la moglie si trovavano all’interno della casa al momento dell’attacco, e che non ci sono feriti.

Inoltre le sirene dell’allarme aereo sono risuonate in alcune zone di Tel Aviv per l’infiltrazione di un drone nell’area di Glilot, dove hanno sede un’importante base dell’intelligence dell’Idf e il quartier generale del Mossad. A riferirne è il Times of Israel. Le Forze di difesa israeliane non hanno precisato se il velivolo è stato intercettato o se ha colpito il suolo.

Questa mattina dal sud del Libano contro il nord di Israele, in un’ora sono stati sparati un totale di 55 razzi, hanno riferito le Idf, secondo cui le sirene dell’allarme aereo sono suonate in diverse città e comunità di tutta la Galilea. Alcuni dei razzi sono stati intercettati, mentre altri sono caduti in aree aperte. Due persone sono rimaste lievemente ferite dalle schegge di uno dei razzi lanciati contro l’area di Haifa dal sud del Libano, riferiscono i media israeliani, secondo cui un razzo ha colpito anche un’auto parcheggiata nei pressi di un edificio residenziale a Kiryat Ata, nella zona della baia di Haifa.

I droni lanciati contro Israele dimostrano che ne Hezbollah, ne Hamas sono stati piegati e giungono nel contesto di un intensificarsi nelle ultime settimane della guerra fra Israele e l’Iran. Non ha caso, ieri venerdì, Hezbollah ha dichiarato di voler lanciare una nuova fase di combattimenti inviando più missili guidati e droni esplosivi verso Israele.