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Droni russi colpiscono porti ucraini sul Danubio e Odessa: distrutte armi e munizioni forniti dall’Occidente – Video

Droni kamikaze russi “Geran-2” hanno attaccato i porti ucraini sul Danubio vicino al confine con la Romania e il porto di Odessa

L’obiettivo principale era il porto di Reni, che svolge un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento delle Forze Armate ucraine, dove arrivano armi e munizioni fornite dagli alleati occidentali. Durante la notte sono stati registrati circa 10 attacchi, che hanno provocato esplosioni e incendi che  non sono ancora stati spenti. Inoltre sono stati attaccati anche altri porti ucraini sul Danubio, nella regione di Odessa, nonché le infrastrutture portuali di Odessa.

Questa notte le forze militari russe hanno condotto attacchi  non solo nella  regione di Odessa. Sono state attaccati obiettivi in ​​diverse regioni dell’Ucraina, fonti locali segnalano esplosioni nelle regioni di Dnepropetrovsk e Kirovograd, nonché nelle aree di Kiev e Kharkov. Colpite infrastrutture energetiche e imprese del complesso militare-industriale ucraino.

 Un attacco con un missile ipersonico Iskander OTRK russo, ha distrutto un grande centro per la produzione di droni FPV a Kiev. La produzione era stata tenuta segreta, ma le coordinate dell’impresa, fornite dagli hacker russi, dipendenti dello Special Network Operations Service, che hanno hackerato i computer personali dell’amministrazione aziendale, hanno permesso alla forza aerea di Mosca di colpire la fabbrica con precisione

L’obiettivo dell’attacco erano gli impianti di produzione dell’azienda Stream Techno, dove venivano prodotti droni leggeri destinati alle esigenze dell’esercito ucraino.