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Dopo due fumate nere Miccichè è il nuovo Presidente dell’Ars, eletto con i voti di PD e Sicilia Futura: inciucio confermato


Gianfranco Miccichè dopo le due votazioni di ieri andate a vuoto, è riuscito nel suo intento ed è il nuovo Presidente dell’Assemblea siciliana. Confermate le nostre anticipazioni.

Dopo i due tentativi di ieri, falliti a causa di due franchi tiratori interni alla maggioranza di centrodestra, peraltro riconoscibilissimi, uno di questi infatti ha votato per un altro deputato di Forza Italia (nel primo caso Savona, nel secondo Mancuso) differenziandosi quindi dal resto della coalizione che ha indicato Micciché, mentre l’altro ha votato per il deputato del M5S Sergio Tancredi, che ha totalizzato due voti, Miccichè ha coronato il suo sogno.

I deputati del Movimento cinque stelle infatti, avevano scelto di votare ognuno per se stesso. Solo Tancredi ha avuti due voti, uno appunto quello arrivato dal centrodestra.

Gianfranco Miccichè è stato eletto con 39 voti, di fatto quattro in più di quelli che sulla carta – franchi tiratori esclusi – avrebbe dovuto avere nella terza votazione. In aula erano presenti 69 deputati su 70 ed hanno votato tutti. L’unico assente è stato il deputato autonomista Giuseppe Gennuso, colpito da un grave lutto familiare.

I quattro voti in più, necessari all’elezione di Miccichè, sono arrivati da Pd e da Sicilia futura, confermando quindi che a prescindere da come andranno le votazioni per i due vice presidenti, il soccorso piddino alla giunta Musumeci, in questa legislatura sarà assicurato.

Che ci fosse un patto e che il voto fosse “controllato”, è stato certificato in questa prima votazione si sabato, che  infatti è stata annullata. Il deputato Giovanni Bulla, dell’UDC, a votazione effettuata,  a volere dimostrare la propria lealtà e coerenza sui quanto pattuito, per fugare ogni dubbio di poter essere tra i i franchi tiratori, ha mostrato l’indicazione di voto proprio a Miccichè ed in Aula è stato il caos,  tanto da far sospendere i lavori e annullare la prima votazione.

Infine il M5S, che per contare i propri voti, ma sopratutto nel tentativo di fare saltare l’elezione di Miccichè, creando una spaccatura nella maggioranza, ha votato la capogruppo Udc Margherita La Rocca Ruvolo, che è arrivata al secondo posto. Ma i collaudati meccanismi dei politici del centro destra, hanno retto al tentativo.