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È bufera sull’intervista di Lavrov: “Pagherete il gas in rubli perché l’Occidente ha rubato i nostri euro”

“Miliardi di euro dei pagamenti per le forniture di gas russo sono stati presi e rubati dall’occidente e ora pagherete il gas in rubli”

Questa è parte dell’intervista che il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha rilasciato ieri sera nel programma “Zona Bianca” in onda su Rete 4, condotto da Giuseppe Brindisi. Tra le tante domande il giornalista ha chiesto al ministro se la Russia avesse inserito l’Italia tra i paesi a rischio blocco fornitura. “Miliardi di euro dei pagamenti per le forniture di gas russo – ha risposto Serghei Lavrov – sono stati presi e rubati dall’Europa perché secondo le vostre regole, Gazprom ha dovuto conservarli nelle banche occidentali e in seguito alle sanzioni questi soldi ora non sono più accessibili”. Ed ha aggiunto “Ora volete continuare a commerciare come avete sempre fatto, ma ci proponete di pagarci tenendo i soldi nelle vostre banche? Perché nell’occidente non ne parla nessuno?”, accusando di fatto la stampa europea di non raccontare la verità dei fatti.

Il ministro degli Esteri russo infine ha spiegato: “Per questo abbiamo deciso che le forniture di gas siano considerate pagate non quando arrivano gli euro o i dollari ma quando questi vengono convertiti in rubli che non possono essere rubati. Per gli acquirenti non cambia nulla, pagheranno come prima, euro e dollari, le somme indicate nei contratti, che poi la banca di Gazprom convertirà in rubli”.

L’intervista del ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, come prevedibile, ha aperto un dibattito politico, con i partiti che anche all’interno della stessa maggioranza, si sono divisi tra favorevoli e contrari. Il centrosinistra, capitanato dal Partito democratico ha gridato allo scandalo, esortando i media a non dare spazio e voce a giornalisti e politici russi, richiesta che ha poco di “Democratico” . I Cinque Stelle hanno preferito non intervenire nella diatriba, mentre nel centrodestra c’è chi considera l’intervista al ministro russo “un formidabile colpo” giornalistico.