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È Lorenzo Fontana il candidato Presidente della Camera: ultrà cattolico, ammira Putin, Orban e Le Pen

Stamattina si vota a Montecitorio e Presidente della Camera dei Deputati potrebbe essere eletto Lorenzo Fontana: uno che ammira Putin, Orban e Le Pen, che è un ultrà cattolico, contro le nozze gay e la società multiculturale… piacerà all’Europa?

Fino a ieri sera era un semi sconosciuto, da stamattina è su tutte le testate e prima di pranzo potrebbe essere il nuovo Presidente della Camera. Lorenzo Fontana 42 anni, è un fedelissimo di Matteo Salvini, che dopo avere “incassato” il “no” della Meloni per il Ministero degli Interni, potrebbe piazzare un suo uomo a terza carica dello Stato. Ma vediamo chi è Lorenzo Fontana e perché – siamo sicuri – a Bruxelles se sarà eletto non saranno contenti. Innanzitutto è già stato vicepresidente di Montecitorio, quindi conosce i meccanismi, particolare non di poco conto per iniziare a lavorare in tempi brevi, ma bisognerà capire dove sarà indirizzato il suo lavoro.

Fontana è un cattolico praticante, recita cinquanta Ave Maria ogni giorno e sui social posta foto di santi e madonne, va da se che è “per restringere il diritto all’aborto” ed è contrario alla società multiculturale e alle nozze gay che dice “Non esistono!”. Già questo basta e avanza per fare rizzare i capelli a tutta, ma proprio tutta l’attuale opposizione, se poi si aggiunge che è un estimatore della Le Pen, di Orban e di Putin, a cui vorrebbe togliere le sanzioni, coloro che da stanotte potrebbero avere difficoltà a dormine saranno in molti e non solo in Italia.

Matteo Salvini dunque potrebbe dare una zampata al nuovo esecutivo, Fontana, che ha preso la sua prima tessera a sedici anni, rappresenta l’essenza leghista salviniana. Diplomato al liceo scientifico, ha conseguito tre lauree, in scienze politiche a Padova, in storia all’Università Europea, in filosofia all’Università pontificia San Tommaso d’Aquino Angelico. La sinistra italiana aveva tirato un sospiro di sollievo per la mancata elezione di Simone Pillon, ma ora sulla poltrona più alta di Montecitorio potrebbero ritrovarsi un integralista ed anche putiniano.