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“E poi parlò con Dio” il libro di A. Baldassano è già un successo: il ricavato per costruire un’oasi per cani


“E poi parlò con Dio” è il nuovo libro della scrittrice saccense Antonella Baldassano, animalista molto conosciuta e attiva come poche

Il romanzo racconta la storia – tratta in parte da eventi realmente accaduti – di un cane randagio, forzato a lasciare il suo amato compagno di vita umano, col quale condivideva la vita di strada, che si ritroverà a vagare in solitudine tra stenti e sofferenze. Fino all’incontro con una giovane, determinante per quest’ultima, e, di fatto, l’inizio di una nuova vita per entrambi, dopo una serie di vicende assai traumatiche. Una storia di amore tra similitudini e di emarginazioni sociali. L’intolleranza verso i diseredati, la cattiveria della gente, l’ignoranza, l’insensibilità, di contro all’amore dell’innocenza, dei puri di cuore.

L’obbiettivo di questo romanzo è duplice, in primis portare all’attenzione delle masse la vita randagia, i numerosi problemi a cui sono sottoposti gli animali che vivono per strada e la loro lotta quotidiana per la sopravvivenza in terra di Sicilia.

Il randagismo nell’isola è un problema atavico mai risolto, che tutti gli enti preposti spesso tendono a nascondere più che a contrastare. E la situazione appare più drammatica anche in relazione al fatto che spesso i soldi sono stanziati e tanti, ma spesi, a giudicare dai risultati male, anzi malissimo.

La Sicilia ormai è nota ai più per le stragi di cani avvelenati, Sciacca, Licata, Noto, Monreale, Palermo, solo per citare le più eclatanti, sono solo la punta dell’iceberg, a cui fanno da contorno i casi spesso nemmeno raccontati dalla stampa, di barbare uccisioni di cani e gatti randagi che avvengono giornalmente.

Il secondo obbiettivo che si propone Antonella Baldassano, tramite i fondi raccolti con la vendita di questo libro, è di realizzare un’oasi per cani, per mezzo del quale dare un posto decoroso a più randagi possibile e in alternativa anche di dare i fondi necessari ai tanti animalisti che giornalmente sfamano gli animali per strada.

Infine un pensiero non proprio “gentile”, la Baldassano lo dedica all’amministrazione comunale di Sciacca, che giudica incapace ed incompetente nel gestire il fenomeno del randagismo. Tanti infatti gli avvelenamenti in città, che da qualche tempo, forse per il troppo clamore mediatico che suscitano, si sono trasformate in “sparizioni”, molti cani già sterilizzati e microcippati, reinseriti sul territorio dallo stesso Comune e quindi per legge non più catturabili, sono misteriosamente spariti e nessuno sa che fine abbiano fatto. Una “novità” di una gravità assoluta.

Antonella Baldassano per realizzare il suo progetto, chiede un piccolo aiuto a chiunque di buon cuore e amante degli animali, voglia acquistare il libro, che è già un successo. Lo trovate in vendita esclusivamente su Amazon   –      QUI IL LINK